Continuiamo a pubblicare le risposte dei candidati a sindaco per il Comune di Carrara alle domande poste dalla Associazione Culturale Gli Animosi; gli argomenti sono ovviamente il Teatro degli Animosi e il progetto Una Piazza Per Faber - Perchè Carrara ricordi Fabrizio De Andrè
Oggi è il turno di Claudia Bienaimè, candidata a sindaco con il sostegno delle liste Carrara Bene Comune e demA.
Apprezziamo molto il pieno sostegno all'idea di intitolare l'attuale piazza Cesare Battisti a Fabrizio De Andrè, e l'impegno concreto per la riapertura di Teatro e Ridotto, che speriamo siano animosi quanto prima.
1. Cosa
pensa del progetto UNA PIAZZA PER FABER, che si muove per intitolare l’attuale
Piazza Cesare Battisti a Fabrizio De Andrè?
Il progetto mi piace. Sono
assolutamente favorevole a intitolare la piazza al più grande cantautore
italiano, che da sempre ha avuto un legame particolare con la nostra città. Lo
ricordo nel concerto agli Animosi nel 1982. Ricordo la forte empatia
dell'artista con Carrara, il fascino che il movimento libertario esercitò su di
lui e l'amicizia col fotografo Reinhold Kohl. Le procedure burocratiche non
sono rapide, necessitando di una delibera di Giunta e dell'approvazione del
Prefetto. Posso però impegnarmi fin d'ora a cambiare il nome a Piazza Cesare
Battisti in Piazza Fabrizio De André quando diventerò sindaco.
2. Come
pensa di muoversi per riaprire al più presto il Teatro degli Animosi?
Gli Animosi
scontano numerosi errori, a cominciare dalla gara di progettazione al ribasso,
un criterio che non si può condividere in special modo quando si tratta di
edifici di grande valore storico e architettonico; è stato inaugurato in pompa
magna, con fini elettorali, senza aver ottemperato a tutte le prescrizioni
impartite dai vari enti, e il sequestro è stata la conseguenza di questa
gestione inetta e pressapochistica. Mi è stato negato dai dirigenti comunali
l'accesso agli atti, per cui non so quali siano le osservazioni rilevate dai
Vigli del Fuoco, né quale sia l'entità dei lavori da fare – e i finanziamenti
da reperire – per la sua riapertura. Mi impegnerò certamente, una volta
sindaco, a verificare il prima possibile cosa occorra fare, questa volta bene,
per riconsegnarlo definitivamente alla cittadinanza.
3. Quale
futuro immagina per il Teatro degli Animosi, il Ridotto e i locali annessi?
Il futuro
degli Animosi è legato a una programmazione destinata a un pubblico vasto ed
eterogeneo, non solo di prosa ma anche di innovazione e sperimentazione. Il
Ridotto, uno spazio bellissimo, va utilizzato molto più di quanto sia stato
fatto quando il teatro funzionava. Va destinato a concerti di musica da camera,
presentazioni di libri ed eventi, corsi di teatro, piccole rappresentazioni
teatrali e via dicendo. Il Ridotto, come i locali annessi, devono diventare
spazi aperti, inclusivi, partecipativi, e possono venire utilizzati dalle
associazioni presenti sul territorio per il rilancio sociale, culturale e artistico
della città.
Un ringraziamento a Claudia e un sincero apprezzamento da parte mia e dell'associazione Gli Animosi.
Andrea Fusani
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