lunedì 5 giugno 2017

Le risposte dei candidati su Animosi e Piazza per Faber: Claudia Bienaimè

Continuiamo a pubblicare le risposte dei candidati a sindaco per il Comune di Carrara alle domande poste dalla Associazione Culturale Gli Animosi; gli argomenti sono ovviamente il Teatro degli Animosi e il progetto Una Piazza Per Faber - Perchè Carrara ricordi Fabrizio De Andrè



Oggi è il turno di Claudia Bienaimè, candidata a sindaco con il sostegno delle liste Carrara Bene Comune e demA.

Apprezziamo molto il pieno sostegno all'idea di intitolare l'attuale piazza Cesare Battisti a Fabrizio De Andrè, e l'impegno concreto per la riapertura di Teatro e Ridotto, che speriamo siano animosi quanto prima. 


1.       Cosa pensa del progetto UNA PIAZZA PER FABER, che si muove per intitolare l’attuale Piazza Cesare Battisti a Fabrizio De Andrè?
Il progetto mi piace. Sono assolutamente favorevole a intitolare la piazza al più grande cantautore italiano, che da sempre ha avuto un legame particolare con la nostra città. Lo ricordo nel concerto agli Animosi nel 1982. Ricordo la forte empatia dell'artista con Carrara, il fascino che il movimento libertario esercitò su di lui e l'amicizia col fotografo Reinhold Kohl. Le procedure burocratiche non sono rapide, necessitando di una delibera di Giunta e dell'approvazione del Prefetto. Posso però impegnarmi fin d'ora a cambiare il nome a Piazza Cesare Battisti in Piazza Fabrizio De André quando diventerò sindaco.
2.       Come pensa di muoversi per riaprire al più presto il Teatro degli Animosi?
Gli Animosi scontano numerosi errori, a cominciare dalla gara di progettazione al ribasso, un criterio che non si può condividere in special modo quando si tratta di edifici di grande valore storico e architettonico; è stato inaugurato in pompa magna, con fini elettorali, senza aver ottemperato a tutte le prescrizioni impartite dai vari enti, e il sequestro è stata la conseguenza di questa gestione inetta e pressapochistica. Mi è stato negato dai dirigenti comunali l'accesso agli atti, per cui non so quali siano le osservazioni rilevate dai Vigli del Fuoco, né quale sia l'entità dei lavori da fare – e i finanziamenti da reperire – per la sua riapertura. Mi impegnerò certamente, una volta sindaco, a verificare il prima possibile cosa occorra fare, questa volta bene, per riconsegnarlo definitivamente alla cittadinanza.
3.       Quale futuro immagina per il Teatro degli Animosi, il Ridotto e i locali annessi?
Il futuro degli Animosi è legato a una programmazione destinata a un pubblico vasto ed eterogeneo, non solo di prosa ma anche di innovazione e sperimentazione. Il Ridotto, uno spazio bellissimo, va utilizzato molto più di quanto sia stato fatto quando il teatro funzionava. Va destinato a concerti di musica da camera, presentazioni di libri ed eventi, corsi di teatro, piccole rappresentazioni teatrali e via dicendo. Il Ridotto, come i locali annessi, devono diventare spazi aperti, inclusivi, partecipativi, e possono venire utilizzati dalle associazioni presenti sul territorio per il rilancio sociale, culturale e artistico della città.

Un ringraziamento a Claudia e un sincero apprezzamento da parte mia e dell'associazione Gli Animosi.
Andrea Fusani

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