martedì 27 giugno 2017

Teatro degli Animosi: adesso risposte concrete.

A caldo, dopo il recentissimo esito del ballottaggio che ha visto l'elezione a nuovo Sindaco di Carrara di Francesco De Pasquale, facciamo il punto della situazione e iniziamo a muoverci per portare avanti le nostre iniziative.

Gli articoli sulle domande ai candidati a sindaco, nonostante qualche silenzio pesante e nessun riscontro sulla stampa locale, hanno totalizzato circa 5000 visualizzazioni su questo blog, senza contare le centinaia di commenti e condivisioni su facebook. Un risultato più che soddisfacente per un blog nato da pochi mesi. 



Finalmente la città esce dallo stallo in cui si è ritrovata negli ultimi anni,  e la tornata elettorale ci consegna una nuova amministrazione eletta a grandissima maggioranza, con davanti cinque anni di (duro) lavoro per riannodare i fili della nostra comunità e trarre i frutti migliori da quella "scossa" di cui evidentemente aveva bisogno.

Per quanto riguarda le attività istituzionali dell'Associazione Culturale Gli Animosi, i punti di riferimento, oltre al Sindaco De Pasquale, saranno il nuovo Assessore alla Cultura Federica Forti e quello ai lavori pubblici Andrea Raggi.

La priorità sarà naturalmente rivolta alla riapertura del Teatro degli Animosi; niente altro è in nostro potere se non il vigilare e mantenere viva l'attenzione sul problema, così come abbiamo sempre fatto. In effetti, dopo il grave scandalo seguito alla chiusura improvvisa della struttura, l'argomento è gradualmente scomparso dalla campagna elettorale, mentre si è continuato a parlare di altri spazi pubblici negati, quali Caravella, Politeama e Padula.

De Pasquale, avendo fatto parte della Commissione Lavori Pubblici, dovrebbe essere molto ben informato sulla situazione, e il suo ottimismo sulla riapertura, confermato a voce anche in occasione del "tour" in centro con Luigi Di Maio ci fa ben sperare.

Speriamo che i lavori di adeguamento siano effettuati prontamente, ed aspettiamo anche la risposta a due domande fino ad oggi cadute nel silenzio delle istituzioni: i lavori eseguiti dopo il sequestro sono stati giudicati positivamente o sono emerse altre criticità? E il ridotto? Come mai non è stato mai aperto al pubblico? Esistono veramente problemi relativi all'ascensore per i disabili o si tratta solo di arredi mancanti?

Confidiamo, in nome di quella trasparenza su cui il Movimento 5 Stelle fa leva da sempre, di avere finalmente risposte chiare ed esaurienti, augurandoci di poter assistere alla prossima stagione teatrale dalle poltrone degli Animosi, non da quelle del Cinema Garibaldi.

Il Teatro degli Animosi in una foto storica (1906-1914 circa)


Appena la struttura sarà restituita alla città speriamo che la nuova amministrazione riesca a concretizzare le parole di De Pasquale, quando proponeva un utilizzo del teatro anche per "spettacoli pomeridiani e corsi di compagnie locali di teatro e danza e per spettacoli serali con convenzioni di mobilità tra artisti all'interno del circuito Fondazione Toscana spettacolo (ma anche se possibile con festival come il Roma Europa, dando agli Animosi un taglio di offerta legata al teatro e alla danza che possa spaziare dal classico al contemporaneo" (si veda in questo blog il post sulle risposte di De Pasquale).

Interessanti anche le idee su visite guidate e musealizzazione di una piccola sezione del teatro. Come associazione culturale, presenteremo quanto prima  il progetto per un Open-Day inaugurale, una giornata a porte aperte in cui presentare il teatro e il suo restauro, incontrare e ascoltare chi ha eseguito i lavor e discutere del suo futuro; un primo passo per riavvicinare la città al suo troppo a lungo negato spazio teatrale.

Apprezzabili anche le parole di De Pasquale sul futuro utilizzo del ridotto che: "in convenzione con le associazioni del territorio, potrebbe diventare un vero e proprio centro culturale, per saggi e corsi gratuiti di educazione all'ascolto per i ragazzi fin dai primi anni di età, concerti di musica da camera e presentazioni di opere letterarie".


Platea (da lcf.it)

L'Associazione Culturale Gli Animosi farà la sua parte, non solo nel vigilare e nell'essere un continuo stimolo (uno stimolo INSISTENTE finchè non avremo un teatro APERTO) ma anche nel proporre iniziative e idee per la futura vita della preziosa struttura.

Affronteremo le questioni legate a Una Piazza Per Faber in un prossimo post, per non confondere le diverse iniziative.




mercoledì 21 giugno 2017

Il nostro "faccia a faccia" sugli Animosi e "Una Piazza Per Faber"



A pochi giorni dal ballottaggio, nel quale si sceglierà il prossimo Sindaco di Carrara, ci sembra opportuno riepilogare e confrontare le risposte alle nostre domande dei due candidati, Andrea Zanetti e Francesco De Pasquale;  nel nostro piccolo un confronto "faccia a faccia" su temi culturali molto importanti per la città.

Ripercorriamo i fatti: con alcuni amici, i soci dell'Associazione Culturale Gli Animosi e i membri del gruppo Una Piazza Per Faber, abbiamo ritenuto opportuno porre alcune domande ai candidati a sindaco per il comune di Carrara.

Tre semplici domande su argomenti che ci stanno particolarmente a cuore e per i quali si muove l'associazione; la prima sul progetto di intitolare l'attuale Piazza Cesare Battisti a Fabrizio De Andrè, la seconda e la terza sul teatro degli Animosi, una per capire come il candidato intendesse muoversi per riaprire velocemente la struttura, l'altra per scoprire la sua visione a lungo termine sul funzionamento dello stesso, non solo per quanto riguarda la sala, ma anche il ridotto e gli ambienti adiacenti.



Non tutti hanno risposto alle nostre domande: dalle coalizioni che sostenevano Andrea Vannucci e Gianenrico Spediacci il silenzio più assoluto.

Per quanto riguarda le liste per Maurizio Lorenzoni, in mancanza di un sito o una mail di riferimento, scrivevamo un messaggio direttamente alla pagina facebook Maurizio Lorenzoni Sindaco; il testo veniva visualizzato ma non seguiva alcun segno di risposta.

La lista de La Comune, ci chiedeva invece privatamente l'invio delle domande, senza tuttavia fornire mai le risposte del loro candidato Cinzia Berti.

Per nostra fortuna invece, gli altri candidati, ed entrambi quelli arrivati al ballottaggio, ci hanno prestato un po del loro tempo rispondendoci. Abbiamo così modo di portare all'attenzione le nostre questioni anche nell'ultima delicata fase del turno elettorale.

Prima di riportarvi le risposte dei due "finalisti" vi sveliamo come sono andati i post sotto il profilo delle visualizzazioni: l'articolo più cliccato è stato quello dedicato alle risposte di Andrea Zanetti, che ad oggi è arrivato a 929 visite. Secondo, a sorpresa, quello della lista Caffaz, che grazie alle risposte di Donatella Beneventi è stato letto ben 665 volte su questo blog. A seguire Francesco De Pasquale per il Movimento Cinque Stelle (a quota 589) e Claudia Bienaimè (505). Ultimo il post dedicato alle risposte di Ilaria Paladini, che con appena 96 visualizzazioni ha fatto peggio anche del (non) candidato Maneki Neko, il misterioso gattino cinese che ha risposto alle nostre domande sua sponte totalizzando comunque 185 clic.

Ecco dunque le risposte alle nostre domande di Andrea Zanetti e Francesco De Pasquale: uno tra di loro sarà il nuovo sindaco di Carrara tra pochissimi giorni.

Cominciamo con Zanetti che tra i due ha risposto per primo alla nostra mail, poi alterniamo come abbiamo imparato dai numerosi confronti pubblici di questi giorni:



  1. Cosa pensa del progetto UNA PIAZZA PER FABER, che si muove per intitolare l’attuale Piazza Cesare Battisti a Fabrizio De Andrè?
ANDREA ZANETTI:


Penso che debba essere realizzato. Subito.

Il fatto che a Carrara ancora non esista una piazza dedicata a Fabrizio De André è decisamente un’anomalia. Faber, con questa città aveva legami artistici, letterari, sociali e politici. 

I suoi ideali di umanità libertaria si sono formati proprio grazie alla Federazione Anarchica di Carrara, alle frequentazioni, in gioventù, degli amici e compagni dei circoli di Genova e Carrara. E, qui, nella storia di questa comunità e della sua società, trovavano terreno fertile anche i suoi sogni di una comunità più giusta socialmente, l’attenzione per gli ultimi, l’esemplificazione delle differenze economiche e culturali tra le persone. La privazione delle opportunità per i più deboli.
Alcuni passaggi nelle sue canzoni, magari pensate per altri luoghi, poi, sembrano ricucibili su misura per Carrara: dalla decadenza di uomini e paesaggi de “La Città Vecchia” alla traduzione etimologica, dopo trent’anni, di “Anime Salve” con “spiriti solitari”. 
A questo proposito, nell’elogio di queste “anime”, De André riteneva che dove e quando si può rimanere soli con se stessi, si riesce ad avere più facilmente contatto con il “circostante” dove non esistono solo i nostri simili, ma tutti gli altri. Diceva che, riuscendo ad accordarsi meglio con questo “circostante”, si possono inquadrare meglio i propri problemi e trovare migliori soluzioni per quelli degli altri.
Oggi sono tantissime le piazze, le strade, i parchi intitolati a De André. Esiste Piazza De André a Roma, nel quartiere della Magliana. Esistono Piazza De André a Montignoso, a Sarzana, Lerici e Riomaggiore, a Savona, a Rapallo, a Varazze, ad Asti e a Tempio Pausania, a Calenzano, ad Alessandria, a Giarre, a Sirmione e a Milazzo. Anche a Pietracatella nel Molise.

Decisamente no: non può più mancare a Carrara.

E l’ubicazione nella Piazza del centro storico in cui sorge il teatro della città, appare ancora più evocativa.

FRANCESCO DE PASQUALE:


Come gruppo politico non abbiamo ancora affrontato la questione, so che numerosi nostri attivisti e candidati hanno sottoscritto la raccolta firme a sostegno dell’iniziativa e ritengo, in linea con il nostro approccio orientato alla partecipazione ed alla democrazia diretta, che l’argomento potrebbe essere oggetto di una consultazione tra i cittadini, ovviamente nel rispetto della normativa vigente. 

A titolo strettamente personale, sono dell'idea che i luoghi debbano avere il nome che “la gente”, i cittadini, danno loro, per cui la piazza Cesare Battisti per il sottoscritto è e resta “for d porta”. Detto questo sono dell'idea, sempre personalmente, di intitolare a Faber il cosiddetto ridotto degli Animosi, non avendo esso ancora una denominazione popolare specifica ed essendo collocato a “sovrastare” la piazza in questione.


Sigilli agli Animosi


  1. Come pensa di muoversi per riaprire al più presto il Teatro degli Animosi?
FRANCESCO DE PASQUALE:

Per riaprire al più presto il Teatro degli Animosi, a quanto mi consta, si tratta di far effettuare quegli interventi richiesti dagli enti competenti, purché che si tratti di interventi che non snaturino la originaria conformazione del teatro.

ANDREA ZANETTI:

Sarà uno dei primi progetti che verificheremo.
Gli interventi sono stati molti e alcuni sono ancora in corso. Le imprese ai quali sono stati affidati i lavori devono concludere al più presto tutti gli interventi di adeguamento richiesti dai Vigili del Fuoco e i diversi professionisti incaricati di seguire le diverse fasi devono assolvere a tutti gli obblighi che si sono assunti.
La sicurezza è un bene supremo, da tutelare a tutti i costi: quello che vorrei capire, però, è se ci sono aspetti più “formali” o strettamente connessi al fatto che gli Animosi sono un edificio storico, per intervenire sul quale rimangono vincoli di varia natura (primo fra tutti quello della Soprintendenza).
Se sarà necessario chiederò a tutti i diversi enti di sedersi ad un tavolo comune, per concordare assieme i diversi provvedimenti (strutturali o gestionali) che possono essere adottati: quello che è certo è che Carrara non può più “permettersi il lusso” di avere il proprio Teatro inutilizzabile. Un luogo fondamentale, invece, nei nostri progetti di rilancio di Carrara come città della creatività e della cultura.


Fotografia dal sito Icf.it

  1. Quale futuro immagina per il Teatro degli Animosi, il Ridotto e i locali annessi? 
ANDREA ZANETTI:
È logico pensare che il primo e più importante utilizzo degli Animosi sia quello che gli è connaturato: di essere cioè un teatro che offra ai cittadini una stagione di altissima qualità. E che riesca anche a diventare non solo un “luogo di rappresentazione” ma anche di “produzione”.
E non penso solo alle grandi compagnie, ma anche a quelle realtà (solo apparentemente) “minori”, penso al Teatro Giovani, penso alle rassegne di teatro sociale e di comunità, penso al teatro di strada (che negli Animosi potrebbe avere il suo centro di collegamento e di coordinamento), al teatro nelle scuole o per i bambini, oppure alle rassegne di musica giovani, come è stato ad esempio per il SIAM.
Insomma, credo che il Teatro degli Animosi possa e debba diventare uno di quei centri di cultura che abbiamo immaginato di mettere in rete a Carrara.
Del resto non sono mancate e non mancano (pur nell’attuale mancanza di spazi) esperienze belle, avanzate, in questi campi, che la nostra città non ha saputo adeguatamente valorizzare.
Quanto al Ridotto: è uno spazio bello, storico, in passato vissuto come luogo “complementare” al teatro stesso (ad esempio per gli incontri con le compagnie o per altre manifestazioni di carattere culturale): penso che debba tornare ad essere questo. Un luogo “aperto” alla contaminazione di forme diverse di arte, uno spazio di incontro, per appuntamenti fissi (ad esempio per “concerti aperitivo” nella stagione invernale).
Gli altri locali? Dovranno avere un uso “coerente” con il resto della struttura, in una logica di partecipazione delle diverse realtà cittadine che operano in questi settori.

FRANCESCO DE PASQUALE:

Il Teatro, nei tempi non occupati dalla stagione teatrale (per la quale speriamo che anche la lirica possa tornare ad essere elemento identitario della nostra città), potrebbe essere utilizzato per spettacoli pomeridiani e corsi di compagnie locali di teatro e danza e per spettacoli serali con convenzioni di mobilità tra artisti all'interno del circuito Fondazione Toscana spettacolo (ma anche se possibile con festival come il Roma Europa, dando agli Animosi un taglio di offerta legata al teatro e alla danza che possa spaziare dal classico al contemporaneo). Potrebbe inoltre diventare un punto di attrazione per visite turistiche guidate.

Il Ridotto, in convenzione con le associazioni del territorio, potrebbe diventare un vero e proprio centro culturale, per saggi e corsi gratuiti di educazione all'ascolto per i ragazzi fin dai primi anni di età, concerti di musica da camera e presentazioni di opere letterarie.

I locali annessi infine potrebbero essere utilizzati come sede di associazioni culturali, come spazi museali connessi al teatro stesso e come punto di informazioni turistiche per il centro storico.




A nome dei soci dell'Associazione Culturale Gli Animosi, e dei membri del Gruppo Una Piazza Per Faber, ringraziamo innanzitutto i due candidati per aver risposto alle nostre domande dimostrando di avere a cuore le sorti del teatro e della città.

Non possiamo che apprezzare in toto il pieno sostegno all'iniziativa per intitolare Piazza Battisti a Fabrizio De Andrè da parte di Andrea Zanetti, che ha colto il carattere evocativo della nuova titolazione per una piazza rigenerata e fortemente simbolica.

Ci dispiace per i dubbi in proposito di Francesco De Pasquale, che preferirebbe intitolare al cantautore il ridotto del teatro rivendicando l'antico nome di fuor di porta per la piazza; il candidato ha parlato comunque a titolo personale, e speriamo venga convinto dai suoi consiglieri, quasi tutti firmatari dell'appello per cambiare nome a Piazza Battisti, ad abbracciare una iniziativa dal valore così emblematico per una città che vuole cambiare davvero.

Sulla riapertura ci sembra di cogliere una ferma volontà di risolvere la vicenda in tempi brevi nelle risposte di entrambi i candidati. Impegno confermato anche a parole sia da De Pasquale che da Zanetti; sappiamo di poter contare su di voi perché questa vergognosa situazione sia risolta una volta per tutte.

Auguriamo ad entrambi i candidati di poter mettere in opera le tante idee per l'utilizzo degli spazi teatrali, sperando che possano essere dei sindaci ANIMOSI, animati dalle migliori intenzioni per ingentilire i costumi, come si legge sulla facciata del teatro, di Carrara e dei suoi abitanti.

venerdì 9 giugno 2017

Le risposte dei (NON) candidati su Animosi e Piazza per Faber: Maneki Neko

Riceviamo e pubblichiamo volentieri le risposte alle domande della Associazione Culturale Gli Animosi di un (non) candidato molto speciale: Maneki Neko.

Il decimo candidato a sindaco è sceso in campo dopo i termini di legge ma non per questo si è sottratto a tutti gli obblighi del buon candidato, dal tour nei luoghi simbolo della città alle conferenze stampa, non perdendo mai la caratteristica espressione imperturbabile e senza mai stancarsi di dondolare la zampetta sinistra.

Lo ringraziamo per la disponibilità e pubblichiamo le sue risposte, cercando di rimediare anche alla sua vergognosa esclusione dai sondaggi, graze Maneki Neko!

Maneki Neko in una delle sue famose "prese di coscienza" davanti al Teatro Animosi



Cosa pensa del progetto UNA PIAZZA PER FABER, che si muove per intitolare l’attuale Piazza Cesare Battisti a Fabrizio De Andrè?

Conosco due Cesare Battisti. Uno è un terrorista scrittore, l'altro è un politico patriotico che si battè per l'autonomia del Trentino. La piazza è dedicata al secondo, martire di guerra, ma siccome ambedue non hanno avuto troppi rapporti con Carrara, non vedo per quale motivo non si debba cambiarne il nome con quello di Fabrizio de Andrè, uno straordinario artista che venne spesso in città, collaborò con artisti locali come Claudio Gabelloni e scelse un fotografo nostrano come Reinhold Khol a seguito del tour. Ma al di la di questo, fu influenzato molto dal movimento anarchico cittadino e spesso lo esaltò durante i concerti: uno spirito che ci assomiglia molto. Oltretutto straordinario esempio per i preziosi ideali di ugualianza e tolleranza, di visioni cantate al mondo, che possono andare di pari passo alla nostra medaglia al merito civile. Detto ciò penso sia anche inutile solo cambiarne il nome. Propongo per esempio, in quella piazza, un piccolo palco fisso utilizzabile, uno speek corner musicale, per eventi estivi che possono essere anche correlati a quelli dei commercianti, inizative private, nonchè del teatro.

Come pensa di muoversi per riaprire al più presto il Teatro degli Animosi?

La riapertura del teatro è fondamentale per la città. La burocrazia è lenta, si può sollecitare, ma detto ciò voglio solo dire che forse ci vorrà del tempo, o forse no, ma mi pare sia superfluo affermare che la prossima apertura sia quella definitiva, deve neccessariamente essere quella definitiva.

Quale futuro immagina per il Teatro degli Animosi, il Ridotto e i locali annessi?

A Carrara sono presenti 3 teatri. Uno è inagibile per motivi che sapete. Poi c'è l'Animosi e il Garibaldi. Desiderei che i due teatri collaborassero assieme. Il primo fosse istituzionale e organizzasse una stagione teatrale interessante. Il secondo invece, oltre a continuare ad essere un cinema di film d'elite e ricercati (al quale vanno i miei complimenti) , come lo è adesso, possa dare la possibilità a chi lo desideri, di proporre la propria ricerca teatrale, un luogo nella città della città, che lavori sopratutto con il locale, che venisse incontro ai tanti artisti presenti, naturalmente il tutto gestito da associazione. La formula ottimale sarebbe "teatro gratis per una sera/spettacolo gratis al pubblico", quindi valorizzando le "prime" Così i due teatri compirebbero insieme una programmazione presente per tutto l'anno. Ogni evento nato o in procinto di nascere, verrà presentato al Ridotto, che diventerà così fulcro nevralgico della vita culturale cittadina.

In fede Maneki Neko 10 Candidato

giovedì 8 giugno 2017

Le risposte dei candidati su Animosi e Piazza per Faber: Francesco De Pasquale

Francesco De Pasquale
Pubblichiamo oggi le risposte di Francesco De Pasquale, candidato a sindaco di Carrara per il Movimento 5 Stelle, alle domande dell'Associazione Culturale Gli Animosi.

Ringraziamo Francesco e tutto il suo staff per la disponibilità.

1. Cosa pensa del progetto UNA PIAZZA PER FABER, che si muove per
   intitolare l’attuale Piazza Cesare Battisti a Fabrizio De Andrè?


Come gruppo politico non abbiamo ancora affrontato la questione,
so che numerosi nostri attivisti e candidati hanno sottoscritto la raccolta
firme a sostegno dell’iniziativa e ritengo, in linea con il nostro
approccio orientato alla partecipazione ed alla democrazia diretta, che
l’argomento potrebbe essere oggetto di una consultazione tra i cittadini,
ovviamente nel rispetto della normativa vigente.  A titolo strettamente
personale, sono dell'idea che i luoghi debbano avere il nome che “la
gente”, i cittadini, danno loro, per cui la piazza Cesare Battisti per il
sottoscritto è e resta “for d porta”. Detto questo sono dell'idea, sempre
personalmente, di intitolare a Faber il cosiddetto ridotto degli Animosi,
non avendo esso ancora una denominazione popolare specifica ed essendo
collocato a “sovrastare” la piazza in questione.

 2. Come pensa di muoversi per riaprire al più presto il Teatro degli
   Animosi?


Per riaprire al più presto il Teatro degli Animosi, a quanto mi
consta, si tratta di far effettuare quegli interventi richiesti dagli enti
competenti, purché che si tratti di interventi che non snaturino la
originaria conformazione del teatro.

  3. Quale futuro immagina per il Teatro degli Animosi, il Ridotto e i
   locali annessi?


 Il Teatro, nei tempi non occupati dalla stagione teatrale (per la quale
speriamo che anche la lirica possa tornare ad essere elemento identitario
della nostra città), potrebbe essere utilizzato per spettacoli pomeridiani
e corsi di compagnie locali di teatro e danza e per spettacoli serali con
convenzioni di mobilità tra artisti all'interno del circuito Fondazione
Toscana spettacolo (ma anche se possibile con festival come il Roma Europa,
dando agli Animosi un taglio di offerta legata al teatro e alla danza che
possa spaziare dal classico al contemporaneo). Potrebbe inoltre diventare
un punto di attrazione per visite turistiche guidate.

Il Ridotto, in convenzione con le associazioni del territorio, potrebbe
diventare un vero e proprio centro culturale, per saggi e corsi gratuiti di
educazione all'ascolto per i ragazzi fin dai primi anni di età, concerti di
musica da camera e presentazioni di opere letterarie.

I locali annessi infine potrebbero essere utilizzati come sede di
associazioni culturali, come spazi museali connessi al teatro stesso e come
punto di informazioni turistiche per il centro storico.

Ridotto De Andrè? Immagine prima del restauro

martedì 6 giugno 2017

Le risposte dei candidati su Animosi e Piazza Faber: Ilaria Paladini


Riceviamo e pubblichiamo subito le risposte di Ilaria Paladini, candidato a sindaco di Carrara per la lista La Comune, alle domande della Associazione Culturale Gli Animosi sul futuro del teatro e il progetto Una Piazza per Faber.

Ringraziamo Ilaria per le risposte e l'impegno per entrambe le cause:

 1. Cosa pensa del progetto UNA PIAZZA PER FABER, che si muove per
   intitolare l’attuale Piazza Cesare Battisti a Fabrizio De Andrè?


Sicuramente Fabrizio De André merita la titolatura di una Piazza.
Tuttavia, nonostante la fanfara patriottarda che ne ha distorto la
figura, penso che Cesare Battisti non si possa cancellare dalla
toponomastica della città con un semplice provvedimento
amministrativo.
Valuterò certamente la proposta cui intendo dare una
risposta affermativa, ma passando attraverso una consultazione della
cittadinanza, doverosa anche nel caso di decisioni di questo tipo che
coinvolgono tradizione, storia, cultura condivise.

 2. Come pensa di muoversi per riaprire al più presto il Teatro degli
   Animosi?


Innanzitutto occorre un incontro con il Comando dei Vigili del Fuoco per
capire la reale portata del problema in tutti i suoi aspetti. Chiederò
anche il totale dissequestro per agevolare al massimo gli interventi volti
alla completa e definitiva messa a norma.


  3. Quale futuro immagina per il Teatro degli Animosi, il Ridotto e i
   locali annessi?


Penso che il complesso del Teatro degli Animosi abbia svolto da sempre,
fin dalla sua creazione, una funzione culturale aggregante e identitaria e
che, in tal senso, si debba proseguire aprendoci alle collaborazioni e
all’innovazione nei contenuti culturali. La programmazione delle attività
deve restare  nelle mani del Comune; la gestione dei servizi
non va esternalizzata, ma deve restare in capo ad AMIA; va favorita una
stabilizzazione del personale di servizio, valido ed efficiente.




lunedì 5 giugno 2017

Le risposte dei candidati su Animosi e Piazza per Faber: Andrea Zanetti

Andrea Zanetti
Terzo appuntamento con le risposte dei candidati a Sindaco per il Comune di Carrara alle domande poste dalla Associazione Culturale Gli Animosi. Vi ricordiamo che le domande sono le stesse per tutti gli aspiranti amministratori e che stiamo pubblicando le risposte su questo blog nell'ordine in cui ci sono state recapitate.

Oggi è il turno di Andrea Zanetti, il candidato di centrosinistra sorretto dalle liste  Pd - Partito Democratico, Carrara Città Aperta, PSI, Alternativa per Carrara e PRI.

Apprezziamo la decisione con cui viene indicata come un anomalia la mancanza di uno spazio pubblico dedicato a Fabrizio De Andrè a Carrara, e il fatto che la scelta della Piazza Battisti sia riconosciuta come fortemente evocativa.

Ci fanno poi molto piacere le parole sulla riapertura del teatro, indicata come priorità, e i progetti e le prospettive per l'uso dello stesso e del ridotto.

Di seguito domande e risposte:



  1. Cosa pensa del progetto UNA PIAZZA PER FABER, che si muove per intitolare l’attuale Piazza Cesare Battisti a Fabrizio De Andrè?
Penso che debba essere realizzato. Subito. Il fatto che a Carrara ancora non esista una piazza dedicata a Fabrizio De André è decisamente un’anomalia.
Faber, con questa città aveva legami artistici, letterari, sociali e politici.
I suoi ideali di umanità libertaria si sono formati proprio grazie alla Federazione Anarchica di Carrara, alle frequentazioni, in gioventù, degli amici e compagni dei circoli di Genova e Carrara. E, qui, nella storia di questa comunità e della sua società, trovavano terreno fertile anche i suoi sogni di una comunità più giusta socialmente, l’attenzione per gli ultimi, l’esemplificazione delle differenze economiche e culturali tra le persone. La privazione delle opportunità per i più deboli.
Alcuni passaggi nelle sue canzoni, magari pensate per altri luoghi, poi, sembrano ricucibili su misura per Carrara: dalla decadenza di uomini e paesaggi de “La Città Vecchia” alla traduzione etimologica, dopo trent’anni, di “Anime Salve” con “spiriti solitari”. 
A questo proposito, nell’elogio di queste “anime”, De André riteneva che dove e quando si può rimanere soli con se stessi, si riesce ad avere più facilmente contatto con il “circostante” dove non esistono solo i nostri simili, ma tutti gli altri. Diceva che, riuscendo ad accordarsi meglio con questo “circostante”, si possono inquadrare meglio i propri problemi e trovare migliori soluzioni per quelli degli altri.
Oggi sono tantissime le piazze, le strade, i parchi intitolati a De André. Esiste Piazza De André a Roma, nel quartiere della Magliana. Esistono Piazza De André a Montignoso, a Sarzana, Lerici e Riomaggiore, a Savona, a Rapallo, a Varazze, ad Asti e a Tempio Pausania, a Calenzano, ad Alessandria, a Giarre, a Sirmione e a Milazzo. Anche a Pietracatella nel Molise.
Decisamente no: non può più mancare a Carrara. E l’ubicazione nella Piazza del centro storico in cui sorge il teatro della città, appare ancora più evocativa.
  1. Come pensa di muoversi per riaprire al più presto il Teatro degli Animosi?
Sarà uno dei primi progetti che verificheremo.
Gli interventi sono stati molti e alcuni sono ancora in corso. Le imprese ai quali sono stati affidati i lavori devono concludere al più presto tutti gli interventi di adeguamento richiesti dai Vigili del Fuoco e i diversi professionisti incaricati di seguire le diverse fasi devono assolvere a tutti gli obblighi che si sono assunti.
La sicurezza è un bene supremo, da tutelare a tutti i costi: quello che vorrei capire, però, è se ci sono aspetti più “formali” o strettamente connessi al fatto che gli Animosi sono un edificio storico, per intervenire sul quale rimangono vincoli di varia natura (primo fra tutti quello della Soprintendenza).
Se sarà necessario chiederò a tutti i diversi enti di sedersi ad un tavolo comune, per concordare assieme i diversi provvedimenti (strutturali o gestionali) che possono essere adottati: quello che è certo è che Carrara non può più “permettersi il lusso” di avere il proprio Teatro inutilizzabile. Un luogo fondamentale, invece, nei nostri progetti di rilancio di Carrara come città della creatività e della cultura.
  1. Quale futuro immagina per il Teatro degli Animosi, il Ridotto e i locali annessi?
È logico pensare che il primo e più importante utilizzo degli Animosi sia quello che gli è connaturato: di essere cioè un teatro che offra ai cittadini una stagione di altissima qualità. E che riesca anche a diventare non solo un “luogo di rappresentazione” ma anche di “produzione”.
E non penso solo alle grandi compagnie, ma anche a quelle realtà (solo apparentemente) “minori”, penso al Teatro Giovani, penso alle rassegne di teatro sociale e di comunità, penso al teatro di strada (che negli Animosi potrebbe avere il suo centro di collegamento e di coordinamento), al teatro nelle scuole o per i bambini, oppure alle rassegne di musica giovani, come è stato ad esempio per il SIAM.
Insomma, credo che il Teatro degli Animosi possa e debba diventare uno di quei centri di cultura che abbiamo immaginato di mettere in rete a Carrara.
Del resto non sono mancate e non mancano (pur nell’attuale mancanza di spazi) esperienze belle, avanzate, in questi campi, che la nostra città non ha saputo adeguatamente valorizzare.
Quanto al Ridotto: è uno spazio bello, storico, in passato vissuto come luogo “complementare” al teatro stesso (ad esempio per gli incontri con le compagnie o per altre manifestazioni di carattere culturale): penso che debba tornare ad essere questo. Un luogo “aperto” alla contaminazione di forme diverse di arte, uno spazio di incontro, per appuntamenti fissi (ad esempio per “concerti aperitivo” nella stagione invernale).
Gli altri locali? Dovranno avere un uso “coerente” con il resto della struttura, in una logica di partecipazione delle diverse realtà cittadine che operano in questi settori.


Ringrazio personalmente, e a nome dell'Associazione Culturale Gli Animosi, Andrea Zanetti, per le accurate e soddisfacenti risposte.

Andrea Fusani

Le risposte dei candidati su Animosi e Piazza per Faber: Claudia Bienaimè

Continuiamo a pubblicare le risposte dei candidati a sindaco per il Comune di Carrara alle domande poste dalla Associazione Culturale Gli Animosi; gli argomenti sono ovviamente il Teatro degli Animosi e il progetto Una Piazza Per Faber - Perchè Carrara ricordi Fabrizio De Andrè



Oggi è il turno di Claudia Bienaimè, candidata a sindaco con il sostegno delle liste Carrara Bene Comune e demA.

Apprezziamo molto il pieno sostegno all'idea di intitolare l'attuale piazza Cesare Battisti a Fabrizio De Andrè, e l'impegno concreto per la riapertura di Teatro e Ridotto, che speriamo siano animosi quanto prima. 


1.       Cosa pensa del progetto UNA PIAZZA PER FABER, che si muove per intitolare l’attuale Piazza Cesare Battisti a Fabrizio De Andrè?
Il progetto mi piace. Sono assolutamente favorevole a intitolare la piazza al più grande cantautore italiano, che da sempre ha avuto un legame particolare con la nostra città. Lo ricordo nel concerto agli Animosi nel 1982. Ricordo la forte empatia dell'artista con Carrara, il fascino che il movimento libertario esercitò su di lui e l'amicizia col fotografo Reinhold Kohl. Le procedure burocratiche non sono rapide, necessitando di una delibera di Giunta e dell'approvazione del Prefetto. Posso però impegnarmi fin d'ora a cambiare il nome a Piazza Cesare Battisti in Piazza Fabrizio De André quando diventerò sindaco.
2.       Come pensa di muoversi per riaprire al più presto il Teatro degli Animosi?
Gli Animosi scontano numerosi errori, a cominciare dalla gara di progettazione al ribasso, un criterio che non si può condividere in special modo quando si tratta di edifici di grande valore storico e architettonico; è stato inaugurato in pompa magna, con fini elettorali, senza aver ottemperato a tutte le prescrizioni impartite dai vari enti, e il sequestro è stata la conseguenza di questa gestione inetta e pressapochistica. Mi è stato negato dai dirigenti comunali l'accesso agli atti, per cui non so quali siano le osservazioni rilevate dai Vigli del Fuoco, né quale sia l'entità dei lavori da fare – e i finanziamenti da reperire – per la sua riapertura. Mi impegnerò certamente, una volta sindaco, a verificare il prima possibile cosa occorra fare, questa volta bene, per riconsegnarlo definitivamente alla cittadinanza.
3.       Quale futuro immagina per il Teatro degli Animosi, il Ridotto e i locali annessi?
Il futuro degli Animosi è legato a una programmazione destinata a un pubblico vasto ed eterogeneo, non solo di prosa ma anche di innovazione e sperimentazione. Il Ridotto, uno spazio bellissimo, va utilizzato molto più di quanto sia stato fatto quando il teatro funzionava. Va destinato a concerti di musica da camera, presentazioni di libri ed eventi, corsi di teatro, piccole rappresentazioni teatrali e via dicendo. Il Ridotto, come i locali annessi, devono diventare spazi aperti, inclusivi, partecipativi, e possono venire utilizzati dalle associazioni presenti sul territorio per il rilancio sociale, culturale e artistico della città.

Un ringraziamento a Claudia e un sincero apprezzamento da parte mia e dell'associazione Gli Animosi.
Andrea Fusani

domenica 4 giugno 2017

Le risposte dei candidati: lista Sgarbi - Rinascimento Sia - Alessandra Caffaz Sindaco

Riceviamo e pubblichiamo con piacere le prime risposte alle domande che abbiamo rivolto, a nome dell'Associazione Culturale Gli Animosi, ai candidati a sindaco per il Comune di Carrara. Pubblicheremo le risposte nell'ordine in cui ci sono arrivate, e naturalmente in forma integrale. Vi ricordiamo che le domande sono ovviamente le stesse per tutti i candidati.

Prima a rispondere Donatella Beneventi, assessore in-pectore a turismo e cultura per Alessandra Caffaz, candidata a sindaco di Carrara per la lista Sgarbi-Rinascimento Sia. 

Apprezziamo particolarmente il pieno sostegno all'iniziativa per intitolare Piazza Battisti a Fabrizio De Andrè, l'idea di una sorta di cittadella della musica e l'idea inedita di realizzare un piccolo museo nei locali del Teatro. 

Il Teatro degli Animosi

Cosa pensa del progetto UNA PIAZZA PER FABER, che si muove per intitolare l’attuale Piazza Cesare Battisti a Fabrizio De Andrè?


Sosteniamo il progetto di Piazza Cesare Battisti come Piazza Faber: questo perchè il legame di Fabrizio De Andrè con la nostra città è stato importante e poi perchè la zona comprensiva del Teatro, la Piazza e via Rosselli potrebbe essere una sorta di " cittadella della musica",sia

classica che contemporanea, con iniziative rivolte ai giovani musicisti e con eventi di primo piano.
Nei piani, anche un gemellaggio musicale con Genova e la Fondazione De Andrè, per promuovere il talento musicale.



Come pensa di muoversi per riaprire al più presto il Teatro degli Animosi?

La riapertura del teatro degli Animosi è legata alla completa messa in sicurezza della sala, per cui, sarà prioritario per l'amministrazione sollecitare gli interventi entro l'inizio della stagione teatrale autunno inverno 2017-18

Quale futuro immagina per il Teatro degli Animosi, il Ridotto e i locali annessi?  

Legato al progetto della " Cittadella della Musica" del punto A, vi è anche una completa rilettura del teatro, visto non solo come contenitore per la messa in scena di spettacoli di prosa o musica, ma come un vero e proprio teatro " vivente", aperto  tutto l'anno.
E' nostro desiderio aprire all'interno degli spazi del palazzo, un piccolo museo con la storia documentata del teatro, un archivio della sua costruzione e della sua attività culturale, con annesso, una sezione dedicata agli strumenti musicali.
Inoltre, il teatro sarà luogo di laboratori didattici per le scuole e nei nostri progetti ci sarebbe anche l'apertura di una scuola di recitazione per la formazione di una compagnia di teatro stabile.
Gli spazi del Ridotto, saranno lo scenario perfetto per una rassegna di incontri d'autore e per concerti da camera. Ovviamente anche questa sala è soggetta a lavori di messa in sicurezza e di eventuali restauri da compiersi entro tempi molto rapidi.
La Fondazione pubblica e privata di cui abbiamo giù fatto menzione, avrà anche lo scopo sostenere il teatro e le attivitò ad esso collegate.


Cordialmente
Donatella Beneventi

Donatella Beneventi

Un vivo ringraziamento a Donatella Beneventi e ad Alessandra Caffaz per la gentilezza e le veloci e competenti risposte.

giovedì 1 giugno 2017

Le nostre domande ai candidati a sindaco di Carrara

La Piazza da tutto esaurito per il maxischermo allestito dalla Associazione Culturale Gli Animosi in occasione della finale di Eurosong Contest 2017

Mentre continuano i lavori di adeguamento all'interno del Teatro degli Animosi, in vista di una riapertura che si spera rimandata all'autunno e non oltre, la città è assorbita da una campagna elettorale appassionante come non mai; in attesa di quanto succederà il prossimo 11 giugno, l'Associazione Culturale Gli Animosi, ha deciso di porre alcune domande ai candidati a sindaco, su questioni che ci stanno particolarmente a cuore.

La prima domanda riguarda la nostra iniziativa Una Piazza Per Faber, le altre due il Teatro.

L'argomento "Animosi" è stato al centro della campagna elettorale, sia nei confronti televisivi su Antenna 3 che nelle interviste ai candidati sui quotidiani, si è sempre portato alla ribalta la questione del teatro e della sua riapertura. Tutti hanno usato le parole rilancio - adeguamento  - riapertura - valorizzazione, in maniera generica, ci piacerebbe sapere nello specifico quale soluzioni abbiano in mente i candidati.

Una domanda riguarda poi il futuro della struttura, non solo della sala teatrale vera e propria ma anche di tutti i locali annessi, il ridotto e gli ex uffici.

Le eventuali risposte saranno pubblicate su questo blog entro i termini previsti dalla legge.