mercoledì 21 giugno 2017

Il nostro "faccia a faccia" sugli Animosi e "Una Piazza Per Faber"



A pochi giorni dal ballottaggio, nel quale si sceglierà il prossimo Sindaco di Carrara, ci sembra opportuno riepilogare e confrontare le risposte alle nostre domande dei due candidati, Andrea Zanetti e Francesco De Pasquale;  nel nostro piccolo un confronto "faccia a faccia" su temi culturali molto importanti per la città.

Ripercorriamo i fatti: con alcuni amici, i soci dell'Associazione Culturale Gli Animosi e i membri del gruppo Una Piazza Per Faber, abbiamo ritenuto opportuno porre alcune domande ai candidati a sindaco per il comune di Carrara.

Tre semplici domande su argomenti che ci stanno particolarmente a cuore e per i quali si muove l'associazione; la prima sul progetto di intitolare l'attuale Piazza Cesare Battisti a Fabrizio De Andrè, la seconda e la terza sul teatro degli Animosi, una per capire come il candidato intendesse muoversi per riaprire velocemente la struttura, l'altra per scoprire la sua visione a lungo termine sul funzionamento dello stesso, non solo per quanto riguarda la sala, ma anche il ridotto e gli ambienti adiacenti.



Non tutti hanno risposto alle nostre domande: dalle coalizioni che sostenevano Andrea Vannucci e Gianenrico Spediacci il silenzio più assoluto.

Per quanto riguarda le liste per Maurizio Lorenzoni, in mancanza di un sito o una mail di riferimento, scrivevamo un messaggio direttamente alla pagina facebook Maurizio Lorenzoni Sindaco; il testo veniva visualizzato ma non seguiva alcun segno di risposta.

La lista de La Comune, ci chiedeva invece privatamente l'invio delle domande, senza tuttavia fornire mai le risposte del loro candidato Cinzia Berti.

Per nostra fortuna invece, gli altri candidati, ed entrambi quelli arrivati al ballottaggio, ci hanno prestato un po del loro tempo rispondendoci. Abbiamo così modo di portare all'attenzione le nostre questioni anche nell'ultima delicata fase del turno elettorale.

Prima di riportarvi le risposte dei due "finalisti" vi sveliamo come sono andati i post sotto il profilo delle visualizzazioni: l'articolo più cliccato è stato quello dedicato alle risposte di Andrea Zanetti, che ad oggi è arrivato a 929 visite. Secondo, a sorpresa, quello della lista Caffaz, che grazie alle risposte di Donatella Beneventi è stato letto ben 665 volte su questo blog. A seguire Francesco De Pasquale per il Movimento Cinque Stelle (a quota 589) e Claudia Bienaimè (505). Ultimo il post dedicato alle risposte di Ilaria Paladini, che con appena 96 visualizzazioni ha fatto peggio anche del (non) candidato Maneki Neko, il misterioso gattino cinese che ha risposto alle nostre domande sua sponte totalizzando comunque 185 clic.

Ecco dunque le risposte alle nostre domande di Andrea Zanetti e Francesco De Pasquale: uno tra di loro sarà il nuovo sindaco di Carrara tra pochissimi giorni.

Cominciamo con Zanetti che tra i due ha risposto per primo alla nostra mail, poi alterniamo come abbiamo imparato dai numerosi confronti pubblici di questi giorni:



  1. Cosa pensa del progetto UNA PIAZZA PER FABER, che si muove per intitolare l’attuale Piazza Cesare Battisti a Fabrizio De Andrè?
ANDREA ZANETTI:


Penso che debba essere realizzato. Subito.

Il fatto che a Carrara ancora non esista una piazza dedicata a Fabrizio De André è decisamente un’anomalia. Faber, con questa città aveva legami artistici, letterari, sociali e politici. 

I suoi ideali di umanità libertaria si sono formati proprio grazie alla Federazione Anarchica di Carrara, alle frequentazioni, in gioventù, degli amici e compagni dei circoli di Genova e Carrara. E, qui, nella storia di questa comunità e della sua società, trovavano terreno fertile anche i suoi sogni di una comunità più giusta socialmente, l’attenzione per gli ultimi, l’esemplificazione delle differenze economiche e culturali tra le persone. La privazione delle opportunità per i più deboli.
Alcuni passaggi nelle sue canzoni, magari pensate per altri luoghi, poi, sembrano ricucibili su misura per Carrara: dalla decadenza di uomini e paesaggi de “La Città Vecchia” alla traduzione etimologica, dopo trent’anni, di “Anime Salve” con “spiriti solitari”. 
A questo proposito, nell’elogio di queste “anime”, De André riteneva che dove e quando si può rimanere soli con se stessi, si riesce ad avere più facilmente contatto con il “circostante” dove non esistono solo i nostri simili, ma tutti gli altri. Diceva che, riuscendo ad accordarsi meglio con questo “circostante”, si possono inquadrare meglio i propri problemi e trovare migliori soluzioni per quelli degli altri.
Oggi sono tantissime le piazze, le strade, i parchi intitolati a De André. Esiste Piazza De André a Roma, nel quartiere della Magliana. Esistono Piazza De André a Montignoso, a Sarzana, Lerici e Riomaggiore, a Savona, a Rapallo, a Varazze, ad Asti e a Tempio Pausania, a Calenzano, ad Alessandria, a Giarre, a Sirmione e a Milazzo. Anche a Pietracatella nel Molise.

Decisamente no: non può più mancare a Carrara.

E l’ubicazione nella Piazza del centro storico in cui sorge il teatro della città, appare ancora più evocativa.

FRANCESCO DE PASQUALE:


Come gruppo politico non abbiamo ancora affrontato la questione, so che numerosi nostri attivisti e candidati hanno sottoscritto la raccolta firme a sostegno dell’iniziativa e ritengo, in linea con il nostro approccio orientato alla partecipazione ed alla democrazia diretta, che l’argomento potrebbe essere oggetto di una consultazione tra i cittadini, ovviamente nel rispetto della normativa vigente. 

A titolo strettamente personale, sono dell'idea che i luoghi debbano avere il nome che “la gente”, i cittadini, danno loro, per cui la piazza Cesare Battisti per il sottoscritto è e resta “for d porta”. Detto questo sono dell'idea, sempre personalmente, di intitolare a Faber il cosiddetto ridotto degli Animosi, non avendo esso ancora una denominazione popolare specifica ed essendo collocato a “sovrastare” la piazza in questione.


Sigilli agli Animosi


  1. Come pensa di muoversi per riaprire al più presto il Teatro degli Animosi?
FRANCESCO DE PASQUALE:

Per riaprire al più presto il Teatro degli Animosi, a quanto mi consta, si tratta di far effettuare quegli interventi richiesti dagli enti competenti, purché che si tratti di interventi che non snaturino la originaria conformazione del teatro.

ANDREA ZANETTI:

Sarà uno dei primi progetti che verificheremo.
Gli interventi sono stati molti e alcuni sono ancora in corso. Le imprese ai quali sono stati affidati i lavori devono concludere al più presto tutti gli interventi di adeguamento richiesti dai Vigili del Fuoco e i diversi professionisti incaricati di seguire le diverse fasi devono assolvere a tutti gli obblighi che si sono assunti.
La sicurezza è un bene supremo, da tutelare a tutti i costi: quello che vorrei capire, però, è se ci sono aspetti più “formali” o strettamente connessi al fatto che gli Animosi sono un edificio storico, per intervenire sul quale rimangono vincoli di varia natura (primo fra tutti quello della Soprintendenza).
Se sarà necessario chiederò a tutti i diversi enti di sedersi ad un tavolo comune, per concordare assieme i diversi provvedimenti (strutturali o gestionali) che possono essere adottati: quello che è certo è che Carrara non può più “permettersi il lusso” di avere il proprio Teatro inutilizzabile. Un luogo fondamentale, invece, nei nostri progetti di rilancio di Carrara come città della creatività e della cultura.


Fotografia dal sito Icf.it

  1. Quale futuro immagina per il Teatro degli Animosi, il Ridotto e i locali annessi? 
ANDREA ZANETTI:
È logico pensare che il primo e più importante utilizzo degli Animosi sia quello che gli è connaturato: di essere cioè un teatro che offra ai cittadini una stagione di altissima qualità. E che riesca anche a diventare non solo un “luogo di rappresentazione” ma anche di “produzione”.
E non penso solo alle grandi compagnie, ma anche a quelle realtà (solo apparentemente) “minori”, penso al Teatro Giovani, penso alle rassegne di teatro sociale e di comunità, penso al teatro di strada (che negli Animosi potrebbe avere il suo centro di collegamento e di coordinamento), al teatro nelle scuole o per i bambini, oppure alle rassegne di musica giovani, come è stato ad esempio per il SIAM.
Insomma, credo che il Teatro degli Animosi possa e debba diventare uno di quei centri di cultura che abbiamo immaginato di mettere in rete a Carrara.
Del resto non sono mancate e non mancano (pur nell’attuale mancanza di spazi) esperienze belle, avanzate, in questi campi, che la nostra città non ha saputo adeguatamente valorizzare.
Quanto al Ridotto: è uno spazio bello, storico, in passato vissuto come luogo “complementare” al teatro stesso (ad esempio per gli incontri con le compagnie o per altre manifestazioni di carattere culturale): penso che debba tornare ad essere questo. Un luogo “aperto” alla contaminazione di forme diverse di arte, uno spazio di incontro, per appuntamenti fissi (ad esempio per “concerti aperitivo” nella stagione invernale).
Gli altri locali? Dovranno avere un uso “coerente” con il resto della struttura, in una logica di partecipazione delle diverse realtà cittadine che operano in questi settori.

FRANCESCO DE PASQUALE:

Il Teatro, nei tempi non occupati dalla stagione teatrale (per la quale speriamo che anche la lirica possa tornare ad essere elemento identitario della nostra città), potrebbe essere utilizzato per spettacoli pomeridiani e corsi di compagnie locali di teatro e danza e per spettacoli serali con convenzioni di mobilità tra artisti all'interno del circuito Fondazione Toscana spettacolo (ma anche se possibile con festival come il Roma Europa, dando agli Animosi un taglio di offerta legata al teatro e alla danza che possa spaziare dal classico al contemporaneo). Potrebbe inoltre diventare un punto di attrazione per visite turistiche guidate.

Il Ridotto, in convenzione con le associazioni del territorio, potrebbe diventare un vero e proprio centro culturale, per saggi e corsi gratuiti di educazione all'ascolto per i ragazzi fin dai primi anni di età, concerti di musica da camera e presentazioni di opere letterarie.

I locali annessi infine potrebbero essere utilizzati come sede di associazioni culturali, come spazi museali connessi al teatro stesso e come punto di informazioni turistiche per il centro storico.




A nome dei soci dell'Associazione Culturale Gli Animosi, e dei membri del Gruppo Una Piazza Per Faber, ringraziamo innanzitutto i due candidati per aver risposto alle nostre domande dimostrando di avere a cuore le sorti del teatro e della città.

Non possiamo che apprezzare in toto il pieno sostegno all'iniziativa per intitolare Piazza Battisti a Fabrizio De Andrè da parte di Andrea Zanetti, che ha colto il carattere evocativo della nuova titolazione per una piazza rigenerata e fortemente simbolica.

Ci dispiace per i dubbi in proposito di Francesco De Pasquale, che preferirebbe intitolare al cantautore il ridotto del teatro rivendicando l'antico nome di fuor di porta per la piazza; il candidato ha parlato comunque a titolo personale, e speriamo venga convinto dai suoi consiglieri, quasi tutti firmatari dell'appello per cambiare nome a Piazza Battisti, ad abbracciare una iniziativa dal valore così emblematico per una città che vuole cambiare davvero.

Sulla riapertura ci sembra di cogliere una ferma volontà di risolvere la vicenda in tempi brevi nelle risposte di entrambi i candidati. Impegno confermato anche a parole sia da De Pasquale che da Zanetti; sappiamo di poter contare su di voi perché questa vergognosa situazione sia risolta una volta per tutte.

Auguriamo ad entrambi i candidati di poter mettere in opera le tante idee per l'utilizzo degli spazi teatrali, sperando che possano essere dei sindaci ANIMOSI, animati dalle migliori intenzioni per ingentilire i costumi, come si legge sulla facciata del teatro, di Carrara e dei suoi abitanti.

Nessun commento:

Posta un commento