martedì 27 giugno 2017

Teatro degli Animosi: adesso risposte concrete.

A caldo, dopo il recentissimo esito del ballottaggio che ha visto l'elezione a nuovo Sindaco di Carrara di Francesco De Pasquale, facciamo il punto della situazione e iniziamo a muoverci per portare avanti le nostre iniziative.

Gli articoli sulle domande ai candidati a sindaco, nonostante qualche silenzio pesante e nessun riscontro sulla stampa locale, hanno totalizzato circa 5000 visualizzazioni su questo blog, senza contare le centinaia di commenti e condivisioni su facebook. Un risultato più che soddisfacente per un blog nato da pochi mesi. 



Finalmente la città esce dallo stallo in cui si è ritrovata negli ultimi anni,  e la tornata elettorale ci consegna una nuova amministrazione eletta a grandissima maggioranza, con davanti cinque anni di (duro) lavoro per riannodare i fili della nostra comunità e trarre i frutti migliori da quella "scossa" di cui evidentemente aveva bisogno.

Per quanto riguarda le attività istituzionali dell'Associazione Culturale Gli Animosi, i punti di riferimento, oltre al Sindaco De Pasquale, saranno il nuovo Assessore alla Cultura Federica Forti e quello ai lavori pubblici Andrea Raggi.

La priorità sarà naturalmente rivolta alla riapertura del Teatro degli Animosi; niente altro è in nostro potere se non il vigilare e mantenere viva l'attenzione sul problema, così come abbiamo sempre fatto. In effetti, dopo il grave scandalo seguito alla chiusura improvvisa della struttura, l'argomento è gradualmente scomparso dalla campagna elettorale, mentre si è continuato a parlare di altri spazi pubblici negati, quali Caravella, Politeama e Padula.

De Pasquale, avendo fatto parte della Commissione Lavori Pubblici, dovrebbe essere molto ben informato sulla situazione, e il suo ottimismo sulla riapertura, confermato a voce anche in occasione del "tour" in centro con Luigi Di Maio ci fa ben sperare.

Speriamo che i lavori di adeguamento siano effettuati prontamente, ed aspettiamo anche la risposta a due domande fino ad oggi cadute nel silenzio delle istituzioni: i lavori eseguiti dopo il sequestro sono stati giudicati positivamente o sono emerse altre criticità? E il ridotto? Come mai non è stato mai aperto al pubblico? Esistono veramente problemi relativi all'ascensore per i disabili o si tratta solo di arredi mancanti?

Confidiamo, in nome di quella trasparenza su cui il Movimento 5 Stelle fa leva da sempre, di avere finalmente risposte chiare ed esaurienti, augurandoci di poter assistere alla prossima stagione teatrale dalle poltrone degli Animosi, non da quelle del Cinema Garibaldi.

Il Teatro degli Animosi in una foto storica (1906-1914 circa)


Appena la struttura sarà restituita alla città speriamo che la nuova amministrazione riesca a concretizzare le parole di De Pasquale, quando proponeva un utilizzo del teatro anche per "spettacoli pomeridiani e corsi di compagnie locali di teatro e danza e per spettacoli serali con convenzioni di mobilità tra artisti all'interno del circuito Fondazione Toscana spettacolo (ma anche se possibile con festival come il Roma Europa, dando agli Animosi un taglio di offerta legata al teatro e alla danza che possa spaziare dal classico al contemporaneo" (si veda in questo blog il post sulle risposte di De Pasquale).

Interessanti anche le idee su visite guidate e musealizzazione di una piccola sezione del teatro. Come associazione culturale, presenteremo quanto prima  il progetto per un Open-Day inaugurale, una giornata a porte aperte in cui presentare il teatro e il suo restauro, incontrare e ascoltare chi ha eseguito i lavor e discutere del suo futuro; un primo passo per riavvicinare la città al suo troppo a lungo negato spazio teatrale.

Apprezzabili anche le parole di De Pasquale sul futuro utilizzo del ridotto che: "in convenzione con le associazioni del territorio, potrebbe diventare un vero e proprio centro culturale, per saggi e corsi gratuiti di educazione all'ascolto per i ragazzi fin dai primi anni di età, concerti di musica da camera e presentazioni di opere letterarie".


Platea (da lcf.it)

L'Associazione Culturale Gli Animosi farà la sua parte, non solo nel vigilare e nell'essere un continuo stimolo (uno stimolo INSISTENTE finchè non avremo un teatro APERTO) ma anche nel proporre iniziative e idee per la futura vita della preziosa struttura.

Affronteremo le questioni legate a Una Piazza Per Faber in un prossimo post, per non confondere le diverse iniziative.




mercoledì 21 giugno 2017

Il nostro "faccia a faccia" sugli Animosi e "Una Piazza Per Faber"



A pochi giorni dal ballottaggio, nel quale si sceglierà il prossimo Sindaco di Carrara, ci sembra opportuno riepilogare e confrontare le risposte alle nostre domande dei due candidati, Andrea Zanetti e Francesco De Pasquale;  nel nostro piccolo un confronto "faccia a faccia" su temi culturali molto importanti per la città.

Ripercorriamo i fatti: con alcuni amici, i soci dell'Associazione Culturale Gli Animosi e i membri del gruppo Una Piazza Per Faber, abbiamo ritenuto opportuno porre alcune domande ai candidati a sindaco per il comune di Carrara.

Tre semplici domande su argomenti che ci stanno particolarmente a cuore e per i quali si muove l'associazione; la prima sul progetto di intitolare l'attuale Piazza Cesare Battisti a Fabrizio De Andrè, la seconda e la terza sul teatro degli Animosi, una per capire come il candidato intendesse muoversi per riaprire velocemente la struttura, l'altra per scoprire la sua visione a lungo termine sul funzionamento dello stesso, non solo per quanto riguarda la sala, ma anche il ridotto e gli ambienti adiacenti.



Non tutti hanno risposto alle nostre domande: dalle coalizioni che sostenevano Andrea Vannucci e Gianenrico Spediacci il silenzio più assoluto.

Per quanto riguarda le liste per Maurizio Lorenzoni, in mancanza di un sito o una mail di riferimento, scrivevamo un messaggio direttamente alla pagina facebook Maurizio Lorenzoni Sindaco; il testo veniva visualizzato ma non seguiva alcun segno di risposta.

La lista de La Comune, ci chiedeva invece privatamente l'invio delle domande, senza tuttavia fornire mai le risposte del loro candidato Cinzia Berti.

Per nostra fortuna invece, gli altri candidati, ed entrambi quelli arrivati al ballottaggio, ci hanno prestato un po del loro tempo rispondendoci. Abbiamo così modo di portare all'attenzione le nostre questioni anche nell'ultima delicata fase del turno elettorale.

Prima di riportarvi le risposte dei due "finalisti" vi sveliamo come sono andati i post sotto il profilo delle visualizzazioni: l'articolo più cliccato è stato quello dedicato alle risposte di Andrea Zanetti, che ad oggi è arrivato a 929 visite. Secondo, a sorpresa, quello della lista Caffaz, che grazie alle risposte di Donatella Beneventi è stato letto ben 665 volte su questo blog. A seguire Francesco De Pasquale per il Movimento Cinque Stelle (a quota 589) e Claudia Bienaimè (505). Ultimo il post dedicato alle risposte di Ilaria Paladini, che con appena 96 visualizzazioni ha fatto peggio anche del (non) candidato Maneki Neko, il misterioso gattino cinese che ha risposto alle nostre domande sua sponte totalizzando comunque 185 clic.

Ecco dunque le risposte alle nostre domande di Andrea Zanetti e Francesco De Pasquale: uno tra di loro sarà il nuovo sindaco di Carrara tra pochissimi giorni.

Cominciamo con Zanetti che tra i due ha risposto per primo alla nostra mail, poi alterniamo come abbiamo imparato dai numerosi confronti pubblici di questi giorni:



  1. Cosa pensa del progetto UNA PIAZZA PER FABER, che si muove per intitolare l’attuale Piazza Cesare Battisti a Fabrizio De Andrè?
ANDREA ZANETTI:


Penso che debba essere realizzato. Subito.

Il fatto che a Carrara ancora non esista una piazza dedicata a Fabrizio De André è decisamente un’anomalia. Faber, con questa città aveva legami artistici, letterari, sociali e politici. 

I suoi ideali di umanità libertaria si sono formati proprio grazie alla Federazione Anarchica di Carrara, alle frequentazioni, in gioventù, degli amici e compagni dei circoli di Genova e Carrara. E, qui, nella storia di questa comunità e della sua società, trovavano terreno fertile anche i suoi sogni di una comunità più giusta socialmente, l’attenzione per gli ultimi, l’esemplificazione delle differenze economiche e culturali tra le persone. La privazione delle opportunità per i più deboli.
Alcuni passaggi nelle sue canzoni, magari pensate per altri luoghi, poi, sembrano ricucibili su misura per Carrara: dalla decadenza di uomini e paesaggi de “La Città Vecchia” alla traduzione etimologica, dopo trent’anni, di “Anime Salve” con “spiriti solitari”. 
A questo proposito, nell’elogio di queste “anime”, De André riteneva che dove e quando si può rimanere soli con se stessi, si riesce ad avere più facilmente contatto con il “circostante” dove non esistono solo i nostri simili, ma tutti gli altri. Diceva che, riuscendo ad accordarsi meglio con questo “circostante”, si possono inquadrare meglio i propri problemi e trovare migliori soluzioni per quelli degli altri.
Oggi sono tantissime le piazze, le strade, i parchi intitolati a De André. Esiste Piazza De André a Roma, nel quartiere della Magliana. Esistono Piazza De André a Montignoso, a Sarzana, Lerici e Riomaggiore, a Savona, a Rapallo, a Varazze, ad Asti e a Tempio Pausania, a Calenzano, ad Alessandria, a Giarre, a Sirmione e a Milazzo. Anche a Pietracatella nel Molise.

Decisamente no: non può più mancare a Carrara.

E l’ubicazione nella Piazza del centro storico in cui sorge il teatro della città, appare ancora più evocativa.

FRANCESCO DE PASQUALE:


Come gruppo politico non abbiamo ancora affrontato la questione, so che numerosi nostri attivisti e candidati hanno sottoscritto la raccolta firme a sostegno dell’iniziativa e ritengo, in linea con il nostro approccio orientato alla partecipazione ed alla democrazia diretta, che l’argomento potrebbe essere oggetto di una consultazione tra i cittadini, ovviamente nel rispetto della normativa vigente. 

A titolo strettamente personale, sono dell'idea che i luoghi debbano avere il nome che “la gente”, i cittadini, danno loro, per cui la piazza Cesare Battisti per il sottoscritto è e resta “for d porta”. Detto questo sono dell'idea, sempre personalmente, di intitolare a Faber il cosiddetto ridotto degli Animosi, non avendo esso ancora una denominazione popolare specifica ed essendo collocato a “sovrastare” la piazza in questione.


Sigilli agli Animosi


  1. Come pensa di muoversi per riaprire al più presto il Teatro degli Animosi?
FRANCESCO DE PASQUALE:

Per riaprire al più presto il Teatro degli Animosi, a quanto mi consta, si tratta di far effettuare quegli interventi richiesti dagli enti competenti, purché che si tratti di interventi che non snaturino la originaria conformazione del teatro.

ANDREA ZANETTI:

Sarà uno dei primi progetti che verificheremo.
Gli interventi sono stati molti e alcuni sono ancora in corso. Le imprese ai quali sono stati affidati i lavori devono concludere al più presto tutti gli interventi di adeguamento richiesti dai Vigili del Fuoco e i diversi professionisti incaricati di seguire le diverse fasi devono assolvere a tutti gli obblighi che si sono assunti.
La sicurezza è un bene supremo, da tutelare a tutti i costi: quello che vorrei capire, però, è se ci sono aspetti più “formali” o strettamente connessi al fatto che gli Animosi sono un edificio storico, per intervenire sul quale rimangono vincoli di varia natura (primo fra tutti quello della Soprintendenza).
Se sarà necessario chiederò a tutti i diversi enti di sedersi ad un tavolo comune, per concordare assieme i diversi provvedimenti (strutturali o gestionali) che possono essere adottati: quello che è certo è che Carrara non può più “permettersi il lusso” di avere il proprio Teatro inutilizzabile. Un luogo fondamentale, invece, nei nostri progetti di rilancio di Carrara come città della creatività e della cultura.


Fotografia dal sito Icf.it

  1. Quale futuro immagina per il Teatro degli Animosi, il Ridotto e i locali annessi? 
ANDREA ZANETTI:
È logico pensare che il primo e più importante utilizzo degli Animosi sia quello che gli è connaturato: di essere cioè un teatro che offra ai cittadini una stagione di altissima qualità. E che riesca anche a diventare non solo un “luogo di rappresentazione” ma anche di “produzione”.
E non penso solo alle grandi compagnie, ma anche a quelle realtà (solo apparentemente) “minori”, penso al Teatro Giovani, penso alle rassegne di teatro sociale e di comunità, penso al teatro di strada (che negli Animosi potrebbe avere il suo centro di collegamento e di coordinamento), al teatro nelle scuole o per i bambini, oppure alle rassegne di musica giovani, come è stato ad esempio per il SIAM.
Insomma, credo che il Teatro degli Animosi possa e debba diventare uno di quei centri di cultura che abbiamo immaginato di mettere in rete a Carrara.
Del resto non sono mancate e non mancano (pur nell’attuale mancanza di spazi) esperienze belle, avanzate, in questi campi, che la nostra città non ha saputo adeguatamente valorizzare.
Quanto al Ridotto: è uno spazio bello, storico, in passato vissuto come luogo “complementare” al teatro stesso (ad esempio per gli incontri con le compagnie o per altre manifestazioni di carattere culturale): penso che debba tornare ad essere questo. Un luogo “aperto” alla contaminazione di forme diverse di arte, uno spazio di incontro, per appuntamenti fissi (ad esempio per “concerti aperitivo” nella stagione invernale).
Gli altri locali? Dovranno avere un uso “coerente” con il resto della struttura, in una logica di partecipazione delle diverse realtà cittadine che operano in questi settori.

FRANCESCO DE PASQUALE:

Il Teatro, nei tempi non occupati dalla stagione teatrale (per la quale speriamo che anche la lirica possa tornare ad essere elemento identitario della nostra città), potrebbe essere utilizzato per spettacoli pomeridiani e corsi di compagnie locali di teatro e danza e per spettacoli serali con convenzioni di mobilità tra artisti all'interno del circuito Fondazione Toscana spettacolo (ma anche se possibile con festival come il Roma Europa, dando agli Animosi un taglio di offerta legata al teatro e alla danza che possa spaziare dal classico al contemporaneo). Potrebbe inoltre diventare un punto di attrazione per visite turistiche guidate.

Il Ridotto, in convenzione con le associazioni del territorio, potrebbe diventare un vero e proprio centro culturale, per saggi e corsi gratuiti di educazione all'ascolto per i ragazzi fin dai primi anni di età, concerti di musica da camera e presentazioni di opere letterarie.

I locali annessi infine potrebbero essere utilizzati come sede di associazioni culturali, come spazi museali connessi al teatro stesso e come punto di informazioni turistiche per il centro storico.




A nome dei soci dell'Associazione Culturale Gli Animosi, e dei membri del Gruppo Una Piazza Per Faber, ringraziamo innanzitutto i due candidati per aver risposto alle nostre domande dimostrando di avere a cuore le sorti del teatro e della città.

Non possiamo che apprezzare in toto il pieno sostegno all'iniziativa per intitolare Piazza Battisti a Fabrizio De Andrè da parte di Andrea Zanetti, che ha colto il carattere evocativo della nuova titolazione per una piazza rigenerata e fortemente simbolica.

Ci dispiace per i dubbi in proposito di Francesco De Pasquale, che preferirebbe intitolare al cantautore il ridotto del teatro rivendicando l'antico nome di fuor di porta per la piazza; il candidato ha parlato comunque a titolo personale, e speriamo venga convinto dai suoi consiglieri, quasi tutti firmatari dell'appello per cambiare nome a Piazza Battisti, ad abbracciare una iniziativa dal valore così emblematico per una città che vuole cambiare davvero.

Sulla riapertura ci sembra di cogliere una ferma volontà di risolvere la vicenda in tempi brevi nelle risposte di entrambi i candidati. Impegno confermato anche a parole sia da De Pasquale che da Zanetti; sappiamo di poter contare su di voi perché questa vergognosa situazione sia risolta una volta per tutte.

Auguriamo ad entrambi i candidati di poter mettere in opera le tante idee per l'utilizzo degli spazi teatrali, sperando che possano essere dei sindaci ANIMOSI, animati dalle migliori intenzioni per ingentilire i costumi, come si legge sulla facciata del teatro, di Carrara e dei suoi abitanti.

venerdì 9 giugno 2017

Le risposte dei (NON) candidati su Animosi e Piazza per Faber: Maneki Neko

Riceviamo e pubblichiamo volentieri le risposte alle domande della Associazione Culturale Gli Animosi di un (non) candidato molto speciale: Maneki Neko.

Il decimo candidato a sindaco è sceso in campo dopo i termini di legge ma non per questo si è sottratto a tutti gli obblighi del buon candidato, dal tour nei luoghi simbolo della città alle conferenze stampa, non perdendo mai la caratteristica espressione imperturbabile e senza mai stancarsi di dondolare la zampetta sinistra.

Lo ringraziamo per la disponibilità e pubblichiamo le sue risposte, cercando di rimediare anche alla sua vergognosa esclusione dai sondaggi, graze Maneki Neko!

Maneki Neko in una delle sue famose "prese di coscienza" davanti al Teatro Animosi



Cosa pensa del progetto UNA PIAZZA PER FABER, che si muove per intitolare l’attuale Piazza Cesare Battisti a Fabrizio De Andrè?

Conosco due Cesare Battisti. Uno è un terrorista scrittore, l'altro è un politico patriotico che si battè per l'autonomia del Trentino. La piazza è dedicata al secondo, martire di guerra, ma siccome ambedue non hanno avuto troppi rapporti con Carrara, non vedo per quale motivo non si debba cambiarne il nome con quello di Fabrizio de Andrè, uno straordinario artista che venne spesso in città, collaborò con artisti locali come Claudio Gabelloni e scelse un fotografo nostrano come Reinhold Khol a seguito del tour. Ma al di la di questo, fu influenzato molto dal movimento anarchico cittadino e spesso lo esaltò durante i concerti: uno spirito che ci assomiglia molto. Oltretutto straordinario esempio per i preziosi ideali di ugualianza e tolleranza, di visioni cantate al mondo, che possono andare di pari passo alla nostra medaglia al merito civile. Detto ciò penso sia anche inutile solo cambiarne il nome. Propongo per esempio, in quella piazza, un piccolo palco fisso utilizzabile, uno speek corner musicale, per eventi estivi che possono essere anche correlati a quelli dei commercianti, inizative private, nonchè del teatro.

Come pensa di muoversi per riaprire al più presto il Teatro degli Animosi?

La riapertura del teatro è fondamentale per la città. La burocrazia è lenta, si può sollecitare, ma detto ciò voglio solo dire che forse ci vorrà del tempo, o forse no, ma mi pare sia superfluo affermare che la prossima apertura sia quella definitiva, deve neccessariamente essere quella definitiva.

Quale futuro immagina per il Teatro degli Animosi, il Ridotto e i locali annessi?

A Carrara sono presenti 3 teatri. Uno è inagibile per motivi che sapete. Poi c'è l'Animosi e il Garibaldi. Desiderei che i due teatri collaborassero assieme. Il primo fosse istituzionale e organizzasse una stagione teatrale interessante. Il secondo invece, oltre a continuare ad essere un cinema di film d'elite e ricercati (al quale vanno i miei complimenti) , come lo è adesso, possa dare la possibilità a chi lo desideri, di proporre la propria ricerca teatrale, un luogo nella città della città, che lavori sopratutto con il locale, che venisse incontro ai tanti artisti presenti, naturalmente il tutto gestito da associazione. La formula ottimale sarebbe "teatro gratis per una sera/spettacolo gratis al pubblico", quindi valorizzando le "prime" Così i due teatri compirebbero insieme una programmazione presente per tutto l'anno. Ogni evento nato o in procinto di nascere, verrà presentato al Ridotto, che diventerà così fulcro nevralgico della vita culturale cittadina.

In fede Maneki Neko 10 Candidato

giovedì 8 giugno 2017

Le risposte dei candidati su Animosi e Piazza per Faber: Francesco De Pasquale

Francesco De Pasquale
Pubblichiamo oggi le risposte di Francesco De Pasquale, candidato a sindaco di Carrara per il Movimento 5 Stelle, alle domande dell'Associazione Culturale Gli Animosi.

Ringraziamo Francesco e tutto il suo staff per la disponibilità.

1. Cosa pensa del progetto UNA PIAZZA PER FABER, che si muove per
   intitolare l’attuale Piazza Cesare Battisti a Fabrizio De Andrè?


Come gruppo politico non abbiamo ancora affrontato la questione,
so che numerosi nostri attivisti e candidati hanno sottoscritto la raccolta
firme a sostegno dell’iniziativa e ritengo, in linea con il nostro
approccio orientato alla partecipazione ed alla democrazia diretta, che
l’argomento potrebbe essere oggetto di una consultazione tra i cittadini,
ovviamente nel rispetto della normativa vigente.  A titolo strettamente
personale, sono dell'idea che i luoghi debbano avere il nome che “la
gente”, i cittadini, danno loro, per cui la piazza Cesare Battisti per il
sottoscritto è e resta “for d porta”. Detto questo sono dell'idea, sempre
personalmente, di intitolare a Faber il cosiddetto ridotto degli Animosi,
non avendo esso ancora una denominazione popolare specifica ed essendo
collocato a “sovrastare” la piazza in questione.

 2. Come pensa di muoversi per riaprire al più presto il Teatro degli
   Animosi?


Per riaprire al più presto il Teatro degli Animosi, a quanto mi
consta, si tratta di far effettuare quegli interventi richiesti dagli enti
competenti, purché che si tratti di interventi che non snaturino la
originaria conformazione del teatro.

  3. Quale futuro immagina per il Teatro degli Animosi, il Ridotto e i
   locali annessi?


 Il Teatro, nei tempi non occupati dalla stagione teatrale (per la quale
speriamo che anche la lirica possa tornare ad essere elemento identitario
della nostra città), potrebbe essere utilizzato per spettacoli pomeridiani
e corsi di compagnie locali di teatro e danza e per spettacoli serali con
convenzioni di mobilità tra artisti all'interno del circuito Fondazione
Toscana spettacolo (ma anche se possibile con festival come il Roma Europa,
dando agli Animosi un taglio di offerta legata al teatro e alla danza che
possa spaziare dal classico al contemporaneo). Potrebbe inoltre diventare
un punto di attrazione per visite turistiche guidate.

Il Ridotto, in convenzione con le associazioni del territorio, potrebbe
diventare un vero e proprio centro culturale, per saggi e corsi gratuiti di
educazione all'ascolto per i ragazzi fin dai primi anni di età, concerti di
musica da camera e presentazioni di opere letterarie.

I locali annessi infine potrebbero essere utilizzati come sede di
associazioni culturali, come spazi museali connessi al teatro stesso e come
punto di informazioni turistiche per il centro storico.

Ridotto De Andrè? Immagine prima del restauro

martedì 6 giugno 2017

Le risposte dei candidati su Animosi e Piazza Faber: Ilaria Paladini


Riceviamo e pubblichiamo subito le risposte di Ilaria Paladini, candidato a sindaco di Carrara per la lista La Comune, alle domande della Associazione Culturale Gli Animosi sul futuro del teatro e il progetto Una Piazza per Faber.

Ringraziamo Ilaria per le risposte e l'impegno per entrambe le cause:

 1. Cosa pensa del progetto UNA PIAZZA PER FABER, che si muove per
   intitolare l’attuale Piazza Cesare Battisti a Fabrizio De Andrè?


Sicuramente Fabrizio De André merita la titolatura di una Piazza.
Tuttavia, nonostante la fanfara patriottarda che ne ha distorto la
figura, penso che Cesare Battisti non si possa cancellare dalla
toponomastica della città con un semplice provvedimento
amministrativo.
Valuterò certamente la proposta cui intendo dare una
risposta affermativa, ma passando attraverso una consultazione della
cittadinanza, doverosa anche nel caso di decisioni di questo tipo che
coinvolgono tradizione, storia, cultura condivise.

 2. Come pensa di muoversi per riaprire al più presto il Teatro degli
   Animosi?


Innanzitutto occorre un incontro con il Comando dei Vigili del Fuoco per
capire la reale portata del problema in tutti i suoi aspetti. Chiederò
anche il totale dissequestro per agevolare al massimo gli interventi volti
alla completa e definitiva messa a norma.


  3. Quale futuro immagina per il Teatro degli Animosi, il Ridotto e i
   locali annessi?


Penso che il complesso del Teatro degli Animosi abbia svolto da sempre,
fin dalla sua creazione, una funzione culturale aggregante e identitaria e
che, in tal senso, si debba proseguire aprendoci alle collaborazioni e
all’innovazione nei contenuti culturali. La programmazione delle attività
deve restare  nelle mani del Comune; la gestione dei servizi
non va esternalizzata, ma deve restare in capo ad AMIA; va favorita una
stabilizzazione del personale di servizio, valido ed efficiente.




lunedì 5 giugno 2017

Le risposte dei candidati su Animosi e Piazza per Faber: Andrea Zanetti

Andrea Zanetti
Terzo appuntamento con le risposte dei candidati a Sindaco per il Comune di Carrara alle domande poste dalla Associazione Culturale Gli Animosi. Vi ricordiamo che le domande sono le stesse per tutti gli aspiranti amministratori e che stiamo pubblicando le risposte su questo blog nell'ordine in cui ci sono state recapitate.

Oggi è il turno di Andrea Zanetti, il candidato di centrosinistra sorretto dalle liste  Pd - Partito Democratico, Carrara Città Aperta, PSI, Alternativa per Carrara e PRI.

Apprezziamo la decisione con cui viene indicata come un anomalia la mancanza di uno spazio pubblico dedicato a Fabrizio De Andrè a Carrara, e il fatto che la scelta della Piazza Battisti sia riconosciuta come fortemente evocativa.

Ci fanno poi molto piacere le parole sulla riapertura del teatro, indicata come priorità, e i progetti e le prospettive per l'uso dello stesso e del ridotto.

Di seguito domande e risposte:



  1. Cosa pensa del progetto UNA PIAZZA PER FABER, che si muove per intitolare l’attuale Piazza Cesare Battisti a Fabrizio De Andrè?
Penso che debba essere realizzato. Subito. Il fatto che a Carrara ancora non esista una piazza dedicata a Fabrizio De André è decisamente un’anomalia.
Faber, con questa città aveva legami artistici, letterari, sociali e politici.
I suoi ideali di umanità libertaria si sono formati proprio grazie alla Federazione Anarchica di Carrara, alle frequentazioni, in gioventù, degli amici e compagni dei circoli di Genova e Carrara. E, qui, nella storia di questa comunità e della sua società, trovavano terreno fertile anche i suoi sogni di una comunità più giusta socialmente, l’attenzione per gli ultimi, l’esemplificazione delle differenze economiche e culturali tra le persone. La privazione delle opportunità per i più deboli.
Alcuni passaggi nelle sue canzoni, magari pensate per altri luoghi, poi, sembrano ricucibili su misura per Carrara: dalla decadenza di uomini e paesaggi de “La Città Vecchia” alla traduzione etimologica, dopo trent’anni, di “Anime Salve” con “spiriti solitari”. 
A questo proposito, nell’elogio di queste “anime”, De André riteneva che dove e quando si può rimanere soli con se stessi, si riesce ad avere più facilmente contatto con il “circostante” dove non esistono solo i nostri simili, ma tutti gli altri. Diceva che, riuscendo ad accordarsi meglio con questo “circostante”, si possono inquadrare meglio i propri problemi e trovare migliori soluzioni per quelli degli altri.
Oggi sono tantissime le piazze, le strade, i parchi intitolati a De André. Esiste Piazza De André a Roma, nel quartiere della Magliana. Esistono Piazza De André a Montignoso, a Sarzana, Lerici e Riomaggiore, a Savona, a Rapallo, a Varazze, ad Asti e a Tempio Pausania, a Calenzano, ad Alessandria, a Giarre, a Sirmione e a Milazzo. Anche a Pietracatella nel Molise.
Decisamente no: non può più mancare a Carrara. E l’ubicazione nella Piazza del centro storico in cui sorge il teatro della città, appare ancora più evocativa.
  1. Come pensa di muoversi per riaprire al più presto il Teatro degli Animosi?
Sarà uno dei primi progetti che verificheremo.
Gli interventi sono stati molti e alcuni sono ancora in corso. Le imprese ai quali sono stati affidati i lavori devono concludere al più presto tutti gli interventi di adeguamento richiesti dai Vigili del Fuoco e i diversi professionisti incaricati di seguire le diverse fasi devono assolvere a tutti gli obblighi che si sono assunti.
La sicurezza è un bene supremo, da tutelare a tutti i costi: quello che vorrei capire, però, è se ci sono aspetti più “formali” o strettamente connessi al fatto che gli Animosi sono un edificio storico, per intervenire sul quale rimangono vincoli di varia natura (primo fra tutti quello della Soprintendenza).
Se sarà necessario chiederò a tutti i diversi enti di sedersi ad un tavolo comune, per concordare assieme i diversi provvedimenti (strutturali o gestionali) che possono essere adottati: quello che è certo è che Carrara non può più “permettersi il lusso” di avere il proprio Teatro inutilizzabile. Un luogo fondamentale, invece, nei nostri progetti di rilancio di Carrara come città della creatività e della cultura.
  1. Quale futuro immagina per il Teatro degli Animosi, il Ridotto e i locali annessi?
È logico pensare che il primo e più importante utilizzo degli Animosi sia quello che gli è connaturato: di essere cioè un teatro che offra ai cittadini una stagione di altissima qualità. E che riesca anche a diventare non solo un “luogo di rappresentazione” ma anche di “produzione”.
E non penso solo alle grandi compagnie, ma anche a quelle realtà (solo apparentemente) “minori”, penso al Teatro Giovani, penso alle rassegne di teatro sociale e di comunità, penso al teatro di strada (che negli Animosi potrebbe avere il suo centro di collegamento e di coordinamento), al teatro nelle scuole o per i bambini, oppure alle rassegne di musica giovani, come è stato ad esempio per il SIAM.
Insomma, credo che il Teatro degli Animosi possa e debba diventare uno di quei centri di cultura che abbiamo immaginato di mettere in rete a Carrara.
Del resto non sono mancate e non mancano (pur nell’attuale mancanza di spazi) esperienze belle, avanzate, in questi campi, che la nostra città non ha saputo adeguatamente valorizzare.
Quanto al Ridotto: è uno spazio bello, storico, in passato vissuto come luogo “complementare” al teatro stesso (ad esempio per gli incontri con le compagnie o per altre manifestazioni di carattere culturale): penso che debba tornare ad essere questo. Un luogo “aperto” alla contaminazione di forme diverse di arte, uno spazio di incontro, per appuntamenti fissi (ad esempio per “concerti aperitivo” nella stagione invernale).
Gli altri locali? Dovranno avere un uso “coerente” con il resto della struttura, in una logica di partecipazione delle diverse realtà cittadine che operano in questi settori.


Ringrazio personalmente, e a nome dell'Associazione Culturale Gli Animosi, Andrea Zanetti, per le accurate e soddisfacenti risposte.

Andrea Fusani

Le risposte dei candidati su Animosi e Piazza per Faber: Claudia Bienaimè

Continuiamo a pubblicare le risposte dei candidati a sindaco per il Comune di Carrara alle domande poste dalla Associazione Culturale Gli Animosi; gli argomenti sono ovviamente il Teatro degli Animosi e il progetto Una Piazza Per Faber - Perchè Carrara ricordi Fabrizio De Andrè



Oggi è il turno di Claudia Bienaimè, candidata a sindaco con il sostegno delle liste Carrara Bene Comune e demA.

Apprezziamo molto il pieno sostegno all'idea di intitolare l'attuale piazza Cesare Battisti a Fabrizio De Andrè, e l'impegno concreto per la riapertura di Teatro e Ridotto, che speriamo siano animosi quanto prima. 


1.       Cosa pensa del progetto UNA PIAZZA PER FABER, che si muove per intitolare l’attuale Piazza Cesare Battisti a Fabrizio De Andrè?
Il progetto mi piace. Sono assolutamente favorevole a intitolare la piazza al più grande cantautore italiano, che da sempre ha avuto un legame particolare con la nostra città. Lo ricordo nel concerto agli Animosi nel 1982. Ricordo la forte empatia dell'artista con Carrara, il fascino che il movimento libertario esercitò su di lui e l'amicizia col fotografo Reinhold Kohl. Le procedure burocratiche non sono rapide, necessitando di una delibera di Giunta e dell'approvazione del Prefetto. Posso però impegnarmi fin d'ora a cambiare il nome a Piazza Cesare Battisti in Piazza Fabrizio De André quando diventerò sindaco.
2.       Come pensa di muoversi per riaprire al più presto il Teatro degli Animosi?
Gli Animosi scontano numerosi errori, a cominciare dalla gara di progettazione al ribasso, un criterio che non si può condividere in special modo quando si tratta di edifici di grande valore storico e architettonico; è stato inaugurato in pompa magna, con fini elettorali, senza aver ottemperato a tutte le prescrizioni impartite dai vari enti, e il sequestro è stata la conseguenza di questa gestione inetta e pressapochistica. Mi è stato negato dai dirigenti comunali l'accesso agli atti, per cui non so quali siano le osservazioni rilevate dai Vigli del Fuoco, né quale sia l'entità dei lavori da fare – e i finanziamenti da reperire – per la sua riapertura. Mi impegnerò certamente, una volta sindaco, a verificare il prima possibile cosa occorra fare, questa volta bene, per riconsegnarlo definitivamente alla cittadinanza.
3.       Quale futuro immagina per il Teatro degli Animosi, il Ridotto e i locali annessi?
Il futuro degli Animosi è legato a una programmazione destinata a un pubblico vasto ed eterogeneo, non solo di prosa ma anche di innovazione e sperimentazione. Il Ridotto, uno spazio bellissimo, va utilizzato molto più di quanto sia stato fatto quando il teatro funzionava. Va destinato a concerti di musica da camera, presentazioni di libri ed eventi, corsi di teatro, piccole rappresentazioni teatrali e via dicendo. Il Ridotto, come i locali annessi, devono diventare spazi aperti, inclusivi, partecipativi, e possono venire utilizzati dalle associazioni presenti sul territorio per il rilancio sociale, culturale e artistico della città.

Un ringraziamento a Claudia e un sincero apprezzamento da parte mia e dell'associazione Gli Animosi.
Andrea Fusani

domenica 4 giugno 2017

Le risposte dei candidati: lista Sgarbi - Rinascimento Sia - Alessandra Caffaz Sindaco

Riceviamo e pubblichiamo con piacere le prime risposte alle domande che abbiamo rivolto, a nome dell'Associazione Culturale Gli Animosi, ai candidati a sindaco per il Comune di Carrara. Pubblicheremo le risposte nell'ordine in cui ci sono arrivate, e naturalmente in forma integrale. Vi ricordiamo che le domande sono ovviamente le stesse per tutti i candidati.

Prima a rispondere Donatella Beneventi, assessore in-pectore a turismo e cultura per Alessandra Caffaz, candidata a sindaco di Carrara per la lista Sgarbi-Rinascimento Sia. 

Apprezziamo particolarmente il pieno sostegno all'iniziativa per intitolare Piazza Battisti a Fabrizio De Andrè, l'idea di una sorta di cittadella della musica e l'idea inedita di realizzare un piccolo museo nei locali del Teatro. 

Il Teatro degli Animosi

Cosa pensa del progetto UNA PIAZZA PER FABER, che si muove per intitolare l’attuale Piazza Cesare Battisti a Fabrizio De Andrè?


Sosteniamo il progetto di Piazza Cesare Battisti come Piazza Faber: questo perchè il legame di Fabrizio De Andrè con la nostra città è stato importante e poi perchè la zona comprensiva del Teatro, la Piazza e via Rosselli potrebbe essere una sorta di " cittadella della musica",sia

classica che contemporanea, con iniziative rivolte ai giovani musicisti e con eventi di primo piano.
Nei piani, anche un gemellaggio musicale con Genova e la Fondazione De Andrè, per promuovere il talento musicale.



Come pensa di muoversi per riaprire al più presto il Teatro degli Animosi?

La riapertura del teatro degli Animosi è legata alla completa messa in sicurezza della sala, per cui, sarà prioritario per l'amministrazione sollecitare gli interventi entro l'inizio della stagione teatrale autunno inverno 2017-18

Quale futuro immagina per il Teatro degli Animosi, il Ridotto e i locali annessi?  

Legato al progetto della " Cittadella della Musica" del punto A, vi è anche una completa rilettura del teatro, visto non solo come contenitore per la messa in scena di spettacoli di prosa o musica, ma come un vero e proprio teatro " vivente", aperto  tutto l'anno.
E' nostro desiderio aprire all'interno degli spazi del palazzo, un piccolo museo con la storia documentata del teatro, un archivio della sua costruzione e della sua attività culturale, con annesso, una sezione dedicata agli strumenti musicali.
Inoltre, il teatro sarà luogo di laboratori didattici per le scuole e nei nostri progetti ci sarebbe anche l'apertura di una scuola di recitazione per la formazione di una compagnia di teatro stabile.
Gli spazi del Ridotto, saranno lo scenario perfetto per una rassegna di incontri d'autore e per concerti da camera. Ovviamente anche questa sala è soggetta a lavori di messa in sicurezza e di eventuali restauri da compiersi entro tempi molto rapidi.
La Fondazione pubblica e privata di cui abbiamo giù fatto menzione, avrà anche lo scopo sostenere il teatro e le attivitò ad esso collegate.


Cordialmente
Donatella Beneventi

Donatella Beneventi

Un vivo ringraziamento a Donatella Beneventi e ad Alessandra Caffaz per la gentilezza e le veloci e competenti risposte.

giovedì 1 giugno 2017

Le nostre domande ai candidati a sindaco di Carrara

La Piazza da tutto esaurito per il maxischermo allestito dalla Associazione Culturale Gli Animosi in occasione della finale di Eurosong Contest 2017

Mentre continuano i lavori di adeguamento all'interno del Teatro degli Animosi, in vista di una riapertura che si spera rimandata all'autunno e non oltre, la città è assorbita da una campagna elettorale appassionante come non mai; in attesa di quanto succederà il prossimo 11 giugno, l'Associazione Culturale Gli Animosi, ha deciso di porre alcune domande ai candidati a sindaco, su questioni che ci stanno particolarmente a cuore.

La prima domanda riguarda la nostra iniziativa Una Piazza Per Faber, le altre due il Teatro.

L'argomento "Animosi" è stato al centro della campagna elettorale, sia nei confronti televisivi su Antenna 3 che nelle interviste ai candidati sui quotidiani, si è sempre portato alla ribalta la questione del teatro e della sua riapertura. Tutti hanno usato le parole rilancio - adeguamento  - riapertura - valorizzazione, in maniera generica, ci piacerebbe sapere nello specifico quale soluzioni abbiano in mente i candidati.

Una domanda riguarda poi il futuro della struttura, non solo della sala teatrale vera e propria ma anche di tutti i locali annessi, il ridotto e gli ex uffici.

Le eventuali risposte saranno pubblicate su questo blog entro i termini previsti dalla legge.

lunedì 8 maggio 2017

Tolto un sigillo...se ne fa un altro!

Eppur si muove! Dopo venticinque giorni di sequestro e stop forzato, finalmente segnali di vita dal nostro martoriato Teatro degli Animosi; stamani sono stati rimossi gli odiosi sigilli che hanno negato la struttura alla città, ma non cantiamo vittoria, il sequestro è ancora vigente, i vecchi sigilli sono solo stati sostituiti dai nuovi, che perlomeno permetteranno una veloce ripresa dei lavori di adeguamento.


Il direttore dei lavori, l'ingegner Alfredo Macerini, cerca di tranquillizzare e indica in due mesi il tempo per l'esecuzione degli interventi, ma è difficile condividere il suo relativo ottimismo. Le istanze per il dissequestro presentate dall'amministrazione sono state respinte, ed emergono in maniera sempre più evidente i mille ostacoli che ci separano dalla riapertura del nostro bel teatro.

Ci sono tante piccole cose da sistemare, è vero, ma ci sono anche problemi di non facile soluzione, legati alla struttura stessa dell'edificio.


Ingresso non a norma...

L'ingresso principale del Teatro, ad esempio, risulta essere di dimensioni inferiori al minimo previsto per legge: la sua ampiezza difetta di ben due (2!) centimetri rispetto a quanto previsto dalla normativa vigente, evidentemente gli uomini del XIX secolo dovevano essere magri per poter passare da un si angusto pertugio!

Questioni simili riguardano le altezze delle porte di ingresso ad alcuni palchi, e non sono di facile soluzione. Cosa occorre fare? In questi casi sta alla politica trovare una via di uscita dale sabbie mobili che si creano quando si intrecciano conservazione e fruizione dei monumenti storici; una politica autorevole e sicura che fissi i termini di un compromesso, che lavori con i vigili del fuoco e la magistratura, non contro....

Evidentemente in questo momento, a un mese dalla tornata elettorale, non ci siano le condizioni per muoversi in questi termini, e la questione è affidata alle cure, si spera amorevoli, della prossima compagine amministrativa.

Questo vuoto, purtroppo, non è solo questione recente, ma riflette una condizione di non-governo in cui la città versa da più di due anni, da quella maledetta alluvione che ha di fatto azzerato il rapporto di fiducia tra cittadinanza e giunta comunale, e ha aperto anche a scontri interni e prove di forza nella maggioranza che hanno creato uno stallo in ogni decisione importante e non a breve termine.

Gli Animosi non erano pronti per aprire a gennaio, mancavano adeguamenti, ma soprattutto collaudi e verifiche di legge; eppure non condanno il Sindaco e gli altri amministratori per aver scelto di aprire lo stesso, era ora, hanno fatto bene. Certo, questo forzare la mano, doveva essere accompagnato da un lavoro costante nella direzione degli adeguamenti, e sostenuto da un dialogo costruttivo e continuato con gli organi preposti al controllo, e da un rapporto positivo con la magistratura.

Tutto questo è mancato, e i risultati sono sotto gli occhi di tutti; il conto è stato presentato ed è salato, ma a pagare, non vi preoccupate, sarà ancora questa volta la città, saremo noi che la viviamo tutti i giorni, che crediamo nel suo potenziale, e continuiamo ad amare Carrara, proprio perché da buoni carrarini con il contro in testa, resistiamo ancora una volta, ed aspettiamo ancora una volta gli Animosi, perché il Teatro è nostro, non ve lo dimenticate.
 




sabato 22 aprile 2017

Sindrome da Politeama: quel pasticciaccio brutto del Teatro Animosi

Si, è solo satira, sembra di matrice anarchica, ma a noi la Sindrome da Politeama viene davvero, la paura che aumenta giorno dopo giorno, che dietro il colonnato degli Animosi si nasconda un pasticciaccio brutto che rischia di condannare il teatro a una pausa a tempo indeterminato...


Tra feste, festività e ponti passeranno quindici giorni dal sequestro prima che sia fatto un sopralluogo nella struttura. Nel frattempo una manifestazione organizzata da Carrara Assemblea Permanente ha riunito sotto il porticato degli Animosi il malcontento di molti cittadini e le perplessità degli insegnanti e dei giovani artisti delle scuole di ballo dela zona, che avrebbero dovuto animare il teatro con prove e spettacoli da fine maggio alle prime settimane di luglio. 

L'Assessore Bernardi ha partecipato all'incontro fornendo risposte evasive dando l'idea di non avere nessuna certezza di poter riaprire la struttura in tempi brevi.... e nubi sempre più dense si addensano sul futuro degli Animosi...


Da palazzo non arrivano notizie rassicuranti; dopo un primo intervento sulla stampa, nel quale il Sindaco Angelo Zubbani sembrava minimizzare riconducendo le problematiche al piano burocratico, i toni sono cambiati...e parecchio. 

Nell'ultimo consiglio comunale il primo cittadino ha iniziato ad invocare inchieste, "chiarimenti se non vere e proprie contestazioni" a chi ha "seguito la progettazione e l'esecuzione dei lavori". 

Avrei voluto leggere di un Sindaco sicuro del lavoro fatto difendere dipendenti e responsabili, difendere tutto sommato il teatro, invece questo atteggiamento già sulla difensiva fa presagire il peggio....una lunga stagione di accuse reciproche, indagini interne e non, che rischia inesorabilmente di bloccare il nostro bel teatro in un limbo dal quale uscirà con difficoltà e tempo...tanto tempo.

Brutte notizie anche dall'incontro tra amministrazione e rappresentanti delle scuole di ballo tenutosi nei giorni scorsi; tutto quello che si fa è cercare location alternative, non si prende nemmeno in considerazione l'ipotesi che il teatro possa riaprire in tempo. 

Ed ecco prima proposte irricevibili (la Sala Garibaldi?? Totalmente inadeguata, altrimenti non pensate che avrebbero fatto li i saggi negli ultimi SETTE ANNI?) e poi la soluzione Carrara Fiere, già indicata anche per i concerti di White Carrara Downtown, la manifestazione di IMM che avrebbe dovuto animare tutto il territorio comunale a giugno..salvo gli inanimati Animosi ovvio.

Il quadro è cupo, non siamo immuni alla Sindrome da Politeama, anzi, ne siamo contagiati fino allo stomaco!

Cari amministratori presenti e futuri, fate bene attenzione; il Teatro Animosi riaperto è stato vissuto come simbolo di rinascita per tutto il centro, questa ennesima figuraccia, questa pessima immagine, hanno colpito molto duramente. 

L'unica flebile speranza viene dalla coincidenza con la scadenza elettorale, sperando che ci si renda conto di quanto pesante sia la situazione, e salato il conto che gli elettori potrebbero presentare a giugno....


sabato 15 aprile 2017

"Il prezzo" di una figuraccia: i nostri abbonati a Massa

Sequestro pasquale alla vigilia dell'ultimo spettacolo della stagione? Nessun problema signori...tutti in città, si va a Massa!


Potrebbe andare peggio...potrebbe piovere! (Il Teatro Animosi sotto sequestro e sotto la pioggia)



Questo l'escamotage dell'ultimo minuto per non lasciare gli abbonati a bocca asciutta; lo spettacolo Il prezzo di Umberto Orsini, in programma nel pericolosissimo Teatro degli Animosi dal 17 al 19 aprile sarà trasferito nel sicurissimo Teatro Guglielmi di Massa martedì 18 e mercoledì 19 dalle 21.

Gli abbonati alla prima sera potranno partecipare allo spettacolo martedì 18 dalle 21; quelli della seconda mercoledì 19 dalle 21.
Gli sfortunati abbonati alla terza sera dovranno dividersi; chi ha l' abbonamento per la platea dovrà presentarsi nel teatro di oltrefoce martedì 18 alle 21, chi invece ha un abbonamento per palchi o loggione mercoledì 19 sempre alle 21.



E mentre in città si rincorrono le voci più disparate, da chi legge vendette politiche dietro le righe, a chi cavalca l'onda dello sdegno, il primo risultato della chiusura, al di là della figuraccia di proporzioni colossali, sarà uno spettacolo trasferito a Massa....e pagato dal Comune di Carrara. Grazie a tutti!

Mi chiedete le cause della chiusura? Di un gesto così eclatante per modalità e tempistica come un sequestro pasquale? Non lo so. Ho raccolto voci di ogni tipo e contrastanti tra di loro. Problemi strutturali? Una trave del tetto che cede? Le fondamenta? Piccolezze? Finestre da chiudere e porte da allargare? Il ridotto perché non è mai stato aperto? L'ascensore per i disabili non è a norma? Tutto è partito dalla denuncia di uno spettatore con problemi di mobilità?

Qui facciamo le domande, le risposte le darà chi di dovere....

La prossima data nella stagione è programmata per il 26 maggio, quando inizierà l'intenso periodo dedicato ai saggi delle scuole di musica locali...tutto compromesso? Speriamo di no, ma ci prepariamo al peggio come sempre, a quel peggio a cui siamo stati abituati da anni....

venerdì 14 aprile 2017

CLAMOROSO: SIGILLI ALLE PORTE, IL TEATRO È SOTTO SEQUESTRO!


CLAMOROSA NOTIZIA CHE NON AVREMMO MAI VOLUTO DARVI: dopo un sopralluogo dei Vigili del Fuoco il Teatro degli Animosi, a nemmeno cento giorni dalla riapertura è stato posto sotto sequestro!


 Sigilli agli ingressi, gli Animosi sono INACCESSIBILI!
Il provvedimento sembra sia dovuto al mancato rispetto di alcuni standard relativi alla sicurezza, ma vige il massimo riserbo degli operatori, non sappiamo nulla di più preciso.

A questo punto crediamo che lo spettacolo Il Prezzo in programma la prossima settimana come chiusura della stagione teatrale sarà annullato....

Non riesco ad esprimere un commento, oltre la sensazione di sconforto e rabbia che mi pervade....

Andrea Fusani

giovedì 13 aprile 2017

Richard Galliano e Sarah Jane Morris arrivano agli Animosi: a giugno!

Ormai è ufficiale, finalmente torna la musica internazionale sul palco del Teatro Animosi di Carrara con le esibizioni di Sarah Jane Morris e Richard Galliano, rispettivamente l'undici e il sedici giugno!


Come era nell'aria da tempo quest'anno la ormai storica Marble Weeks non ci sarà; che la manifestazione avesse bisogno di essere ripensata da zero era un fatto evidente agli occhi di tutti, e certo l'anno in cui ci sarà un ricambio nell'amministrazione di Carrara non era quello giusto per reimpostare un evento così importante per la città. Le ultime edizioni di Marble Weeks, perso l'originale profilo legato al design del marmo, erano diventate un calderone riempito di ingredienti a casaccio, e già lo scorso anno, mentre in città convivevano diverse mostre ed esposizioni di pregio, di fatto la vera e propria Marble Weeks, legata a installazioni ed eventi nelle piazze e strade, era svanita.

A sostituirla (in via provvisioria o definitiva?) White Carrara Downtown, un ritorno all'origine nell'essere curata direttamente da IMM con le aziende del marmo, una specie di fiera diffusa a quanto è dato capire, mirata a un pubblico internazionale di giornalisti, clienti, professionisti, architetti e designer.

Nell'ambito di questa manifestazione si terranno tre grandi eventi live, due dei quali all'interno del Teatro degli Animosi, utilizzato per la prima volta per manifestazioni di questo tipo (per forza di cose, essendo stato chiuso prima della nascita di Marble Weeks...)

Il primo evento domenica undici giugno, con una coincidenza a dire il vero non felicissima con una tornata elettorale molto sentita in città: dalle 21 sul palcoscenico degli Animosi Sarah Jane Morris, artista britannica da sempre di casa in Italia. Giovanissima già frequentava la penisola, cantando blues nella band fiorentina Panama, nei primissimi anni ottanta; a renderla nota al grande pubblico il duetto con Jimmy Sommerville dei Communards in Dont't Leave Me This Way, singolo più venduto del 1986 in Inghilterra. L'assidua frequenza del Festival di Sanremo, a cominciare dal duetto con Riccardo Cocciante nel 1991, le ha assicurato una duratura notorietà, che ha sfruttato con costanti esibizioni live. Con lei i chitarristi Tony Remy (già con gli Incognito) e Tim Cansfield.



Venerdì 16 giugno sarà invece il turno di Richard Galliano, notissimo virtuoso dell'Accordeon, accompagnato dalla Ensemble Symphony Orchestra, "piccola" formazione orchestrale nata in seno alla  Orchestra di Massa e Carrara con strumentisti provenienti dai maggiori teatri italiani, e che vanta collaborazioni con Sting, Stefano Bollani, Enrico Rava, Luis Bacalov, e moltissimi artisti pop italiani.

Entrambi i concerti prevedono un biglietto d'ingresso che potete trovare su Ticket One e Ticket Alert al prezzo unico di 18,38€.

venerdì 7 aprile 2017

Una Piazza (in festa) per Faber: un successo oltre ogni aspettativa.


Un successo di pubblico oltre ogni previsione e una serata di musica pienamente riuscita: la serata di Una Piazza (in festa) per Faber ci ha regalato grandi soddisfazioni! Le presenze sono state talmente tante che hanno lasciato poco spazio alla discussione e alla presentazione del progetto Una piazza per faber - perchè carrara ricordi fabrizio de andrè, la musica ha vinto su tutto, ed è giusto che sia così, un bel segnale per la nostra città, assolutamente.

Locandina originale del concerto di De Andrè a Carrara nel 1982
La data non era casuale, ricorreva il trentacinquesimo anniversario del concerto che Fabrizio De Andrè tenne al Politeama Giuseppe Verdi di Carrara; una serata atipica, in cui Fabrizio e i suoi musicisti si esibirono a titolo gratuito, devolvendo l'incasso alla stampa anarchica, un unicum nella sua carriera. Nel 2002 era stata l'amministrazione a celebrare l'anniversario con una due giorni di altissimo livello nel Teatro degli Animosi, al Cinema Garibaldi e all'ex Ospedale di San Giacomo, con ospiti eccezionali del calibro di Fernanda Pivano, Massimo Bubola, Mauro Pagani.

Nel 2012, al trentennale, nacque l'idea di intitolare a Fabrizio De Andrè la piazza antistante il Teatro degli Animosi, già Piazza Cesare Battisti, trasformata totalmente dall'intervento di Angelo Mangiarotti pochi anni prima (vedi il post Perchè Piazza Battisti). Anche Don Andrea Gallo diede il suo sostegno all'iniziativa, chiamata Una Piazza per Faber partecipando a un incontro presso il Ridotto del Teatro.

Quella di ieri è invece stata una festa nata dal basso, senza nomi roboanti e con atmosfera rilassata e un po anarchica, e forse anche questo è stato il segreto del grande successo dell'iniziativa. Non avevamo nemmeno una scaletta predefinita, la serata ha preso forma da sola, sfociando in una bella jam finale in cui si sono ritrovati sul palco musicisti di estrazione, esperienza ed età diversissime.


Ad aprire la serata i giovanissimi, prima i Moccia Vileda, e poi Ludovica Lazzerini (classe 2000), applauditissimi, come i nostri giovani di casa Leonardo Leo Caleo e Filippo L'Ingè Nicolai, che si sono trattenuti fino a tarda notte improvvisando con altri musicisti.
Un graditissimo ritorno quello degli amici 58 Fly Whisk, una delle band storiche del Fuoriporta, riunitasi per l'omaggio a Faber. Molto seguita anche la performance di Renzo Cantarelli, cantautore a km0, fresco della pubblicazione dell'album Dolos. Attesissima e accolta da una vera e propria ovazione infine, l'esibizione dei Kinnara seppure in formazione ridotta, con Paolo Pardini e Andrea Vezzoni. A chiudere la parte più regolare della serata, Elena e Lorenzo D'Angelo, un duo familiare con un chitarrista che ha fatto la storia delle Jam Session Jazz al Fuoriporta.

...e poi la parte più libera della serata, con artisti che sono tornati sul palco in ordine sparso, e con l'aggiunta di tanti amici, Francesco Valsega al piano, Davide Lazzaroni, Elvis Morelli....

Una sete di musica che ha coinvolto tutti, la firma di De Andrè che ha unito generazioni diverse e fatto conoscere persone, musicisti...una situazione di crescita per i più giovani, ma non solo. Occasioni veramente rare di cui pare ci sia un grandissimo bisogno.

Io ringrazio ancora tutti, il pubblico che ha letteralmente invaso il locale, i musicisti, gli amici, Mimmo Iorio e Reinhold Kohl per i preziosi consigli, Paola che ha gestito il banco della Associazione e raccolto le firme, tutto lo staff del Fuoriporta che ha lavorato a ritmi forsennati...

Avrei voluto avere più tempo per parlare, per discutere di Una Piazza per Faber, per presentare l'Associazione Culturale Gli Animosi....ma sono stato sommerso dal vostro entusiasmo, e alla fine, anche quando la serata si calmava, la musica aveva preso il sopravvento e unito tutti, e così doveva essere.

Naturalmente non finisce qui. A presto!