martedì 6 novembre 2018

Cittadini Animosi: troppo pochi?

Dopo la nostra giornata dedicata di sensibilizzazione dedicata ai teatri storici di Massa e di Carrara, abbiamo letto titoli contrastanti sui quotidiani locali: mentre Il Tirreno esordiva con un "Uniti per i teatri chiusi, ma i cittadini sono pochi", La Nazione riportava "Rivogliamo i teatri, così la cultura muore - Il pubblico in piazza, in tanti ieri alla manifestazione per il Guglielmi". 

Articolo apparso su La Nazione, domenica 4 novembre 2018
Ma come è andata veramente? A Massa la partecipazione è stata in effetti piuttosto scarsa, bilanciata però da una massiccia presenza della stampa, e dall'arrivo dell'assessore ai lavori pubblici del Comune di Massa Marco Guidi, che ha perlomeno dimostrato un interessamento da parte dell'amministrazione. 
Foto di Federico Giannini, direttore di Finestre sull'Arte

Sicuramente meglio è andata a Carrara, dove diverse decine di persone hanno partecipato all'evento, e dove soprattutto molti passanti si sono dimostrati interessati e hanno chiesto informazioni. Assenti esponenti politici di ogni schieramento. 

Melpomene incatenata, sotto il teatro incatenato

Sicuramente l'orario nel primo pomeriggio non avrà aiutato al pieno successo dell'appuntamento massese, ma nell'insieme siamo soddisfatti per l'esito della manifestazione, il cui scopo principale, lo ricordiamo, era quello di informare e sensibilizzare. D'altro canto non disponiamo di una organizzazione sul territorio e non ci siamo appoggiati ad alcuna forza politica, abbiamo fatto tutto con le nostre forze e il volontariato dei soci e degli amici. 



L'ampio spazio dedicatoci sui quotidiani locali è già di per se un buon risultato, ma l'esito migliore ci sembra quello di aver incontrato e parlato con tante persone, quello di aver discusso e raccolto idee per il futuro. 

L'Associazione Culturale Gli Animosi ha poco più di un anno di vita, e in questa occasione ha quasi raddoppiato i suoi iscritti, arrivando a contare su una settantina di soci.

A nome dell'Associazione devo quindi ringraziare tutti i nuovi e vecchi iscritti, le associazioni che hanno contribuito alla buona riuscita dell'evento del 3 novembre, in particolare Angela Sturlese di Ridateci il Teatro Guglielmi e gli Amici della Lirica di Carrara, Davide Lambruschi e l'Accademia Albericiana, Corrado Lattanzi degli Amici della Accademia di Belle Arti, Daniele Canali e tutti gli intervenuti. 
A.F.

lunedì 5 novembre 2018

Salviamo i teatri storici di Massa e di Carrara - La nostra iniziativa del 3 novembre

Salviamo i teatri storici di Massa e di Carrara - La nostra iniziativa del 3 novembre con le associazioni del territorio

L’Associazione Culturale Gli Animosi presenta una giornata di sensibilizzazione ed informazione dedicata alla storia e allo stato attuale dei teatri storici di Massa e di Carrara, con particolare attenzione alle vicende del Teatro Guglielmi e del Teatro Animosi.  

Sabato 3 novembre un doppio appuntamento, che vede per la prima volta affrontate in maniera unitaria le tematiche teatrali delle nostre due città; molti problemi sono comuni, ma sono soprattutto molti gli appassionati che frequentano (o per meglio dire frequentavano) entrambe le strutture, a dimostrazione di come la cultura sia sempre inclusiva e contribuisca a unire le comunità locali. 
Alle ore 15 il ritrovo sarà a Massa, in Piazza Felice Palma angolo Piazza del Teatro, dove ci sarà una introduzione all’iniziativa e prenderanno poi la parola, illustrando la storia teatrale di Massa con particolare attenzione a quella del Guglielmi, lo storico dell’arte Davide Lambruschi dell’Accademia Albericiana, e l’Architetto Corrado Lattanzi degli Amici della Accademia di Belle Arti di Carrara. Non mancheranno altre piccole sorprese durante la manifestazione.  
Alle 17,30 secondo appuntamento, questa volta a Carrara nella Piazza antistante il Teatro Animosi, dove il racconto proseguirà con gli interventi dello storico Daniele Canali, e dello storico dell’arte Andrea Fusani,  che parleranno degli Animosi, della sua costruzione, la sua storia, il lungo restauro e il sequestro attuale. A cura di Marzia Dati e della Dickens Fellowship di Carrara ci saranno poi alcune letture di brani scelti a tema, tra cui le impressioni dello stesso Charles Dickens sulla città e il suo teatro.  
L’iniziativa, il cui scopo principale rimane quello di sensibilizzare la cittadinanza, vuole essere anche un luogo di incontro e confronto tra le persone interessate, e sarà occasione anche per accogliere nuove idee e proposte, oltre che per sostenere attivamente il progetto iscrivendosi alla Associazione Culturale Gli Animosi.  

“Invitiamo tutti a partecipare, le vicende recenti dello Stadio dei Marmi di Carrara dimostrano come ci sia bisogno di adesione, di movimento e partecipazione, per scuotere le amministrazioni e stimolarle affinché trovino una veloce soluzione ai problemi. Chiediamo ai comuni di Massa e di Carrara degli impegni precisi, delle risposte esaurienti e il rispetto di quella trasparenza tante volte evocata in campagna elettorale. La chiusura di tutti i teatri delle nostre città, non rimediata da soluzioni ripiego come cinema, tendoni o teatrini, costituisce una vera e propria emergenza culturale, cultura più che mai necessaria in questi tempi di crisi, non solo economica ma anche di umanità” - Andrea Fusani, presidente Associazione Culturale Gli Animosi. 

sabato 29 settembre 2018

Dal nostro sito www.glianimosi.org - Il punto della situazione e idee per il futuro


Teatri negati e silenzio: questa la situazione odierna nella nostra provincia.
La città di Carrara sembra assopita, assuefatta all’idea di non avere più un teatro degno di questo nome (perchè la Nuova Sala Garibaldi rimane una sala cinematografica, riadattata, ma mai teatrale). Tragica la situazione del Politeama, addirittura si accetta un prossimo crollo come inevitabile e, quasi quasi…, auspicabile. Il Teatro Animosi cristallizzato in un sequestro i cui motivi ormai è difficile comprendere, rimane in una situazione di stallo, tra l’indifferenza della gente e l’immobilismo dell’amministrazione. Nel frattempo una situazione simile, con decine e decine di prescrizioni per la sicurezza, viene a crearsi allo Stadio dei Marmi, ma in questo caso si fanno “corse contro il tempo” e si minacciano “class action” dei tifosi…
Tutto tace anche a Massa, dove non si intravedono soluzioni veloci per il Teatro Guglielmi, si ottengono risposte evasive dalla nuova giunta, e ci si prepara ad un altro inverno con soluzioni teatrali di fortuna...
Anche la nostra Associazione, questo sito, e il nostro Blog https://glianimosi.blogspot.com/ hanno accusato il colpo della chiusura degli Animosi prima, e del Guglielmi dopo, e lo scoraggiamento ha avuto la meglio, portandoci a mesi di silenzio e inattività.
Non è accettabile: noi per primi dobbiamo tornare ad essere CITTADINI ANIMOSI, organizzare, proporre, coinvolgere, spronare, sensibilizzare…
CHE FARE QUINDI? A breve faremo il primo passo per riannodare i fili del discorso, per trovarci, ritrovarci, ripartire, e lo faremo con una giornata intera dedicata alla riscoperta dei nostri Teatri Storici.
Novità importante: abbiamo allargato la nostra ottica, raccogliendo istanze e proteste anche da Massa, e grazie al coinvolgimento della Pagina Facebook “Ridateci il Teatro Guglielmi”, abbiamo deciso di affrontare la questione teatrale della nostra provincia in maniera unitaria, non limitandoci più al solo Teatro Animosi.
A presto tutti i dettagli della manifestazione, per la quale stiamo cercando di coinvolgere il maggior numero possibile di associazioni del territorio.
Ci auguriamo parteciperete numerosi, e soprattuto…ANIMOSI!
ANDREA FUSANI

http://glianimosi.org/

mercoledì 26 settembre 2018

Teatro Vs Stadio...servirebbero tifosi anche per gli Animosi...

Quasi nove anni dalla chiusura, diciotto mesi di sequestro seguiti alla grande illusione della temporanea riapertura: questo il biglietto da visita del Teatro degli Animosi di Carrara.

https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2017/04/16/giu-il-sipario-agli-animosi-sigilli-al-teatro-appena-riapertoFirenze06.html

Una settimana dalla chiusura, tifosi in trasferta forzata, e un destino ancora incerto: questo il "curriculum" attuale dello Stadio dei Marmi di Carrara.

http://iltirreno.gelocal.it/massa/cronaca/2018/09/19/news/sicurezza-chiuso-lo-stadio-dei-marmi-di-carrara-1.17265330

Comincia la sfida...Teatro Vs. Stadio, mettetevi comodi.


Cominciamo con uno sguardo alle tifoserie opposte; i sostenitori del Teatro sono pochi e silenziosi, da tempo non fanno sentire la loro voce. Qualcuno ridacchia notando l'età media avanzata, d'altronde i giovani il Teatro aperto praticamente non l'hanno mai visto. Certo lo scoraggiamento è più che comprensibile, una attesa di dieci anni sfiancherebbe anche gli hooligans più accaniti, ma il colpo mortale è stata la seconda repentina chiusura dopo i pochi mesi vissuti come un miraggio.

Anche l'autore di questo blog si vede costretto ad ammettere le sensazioni deprimenti seguite al sequestro degli Animosi; prima la pura felicità, nel momento dell'inaugurazione e dei primi spettacoli, poi la doccia fredda dei sigilli alle porte, l'illusione che il cambiamento di amministrazione potesse portare a dei risultati in tempi brevi, le tante promesse....e infine il nuovo immobilismo, l'empasse, e l'indifferenza della città. Non posso negarlo, mi è presa male, molto male (non a caso questo blog è rimasto inattivo per un anno intero).

Insomma, iniziative: ZERO, articoli sulla stampa: ZERO, rassegnazione: MILLE, eppure nel momento della chiusura lo sdegno era stato grande, l'articolo in proposito su queste pagine era stato letto quasi DIECIMILA volte: Clamoroso: sigilli alle porte, il teatro è sotto sequestro (Aprile 2017).

Veniamo alla tifoseria dello Stadio dei Marmi, dove si respira un'atmosfera parecchio diversa, molto più "Animosa". Saranno pure rumorosi, e qualcuno li trova eccessivi, ma i sostenitori dell'impianto sportivo non sono rimasti con le mani in mano e si sono subito radunati sotto il Comune quasi imponendo al Sindaco di riceverli. Alla prima trasferta forzata hanno risposto in massa, e oggi sono pronti a minacciare una Class Action contro l'amministrazione se il problema non sarà risolto in tempi rapidi.

Articolo de La Nazione sulla Class Action dalla pagina Facebook Carrara Assemblea Permanente

Inutile girarci intorno, la tifoseria vale già un goal, Teatro 0 - Stadio 1.

Ma guardiamo adesso le squadre, prima quella degli Animosi, forte di settecento abbonati, che a fronte dei cinquecento della Carrarese, portano il punto del pareggio, Teatro 1 - Stadio 1.

Lo Stadio dei Marmi reagisce e attacca con il numeo di spettatori medi, quasi 1600 per la scorsa stagione. Il Teatro protesta invano ricordando la sua capienza ridotta dopo i lavori a soli 350 posti, ma anche considerando nell'insieme le tre serate degli spettacoli, la media supera di poco i 1000 paganti, Teatro 1 - Stadio 2.

Nel frattempo l'arbitro, rappresentante del comando provinciale dei Vigili del Fuoco, rivela le statistiche della partita, 120 cartellini gialli per gli Animosi, 63 per gli avversari (in questo particolare Sport le ammonizioni si chiamano prescrizioni...), ancora un punto al Dei Marmi, Teatro 1 - Stadio 3.

Ma le emozioni non sono finite, il Teatro pretenderebbe un punto a tavolino per il valore culturale dei suoi spettacoli, l'importanza architettonica della sua struttura e la sua storia ultracentenaria...siamo al 90' la terna arbitrale ritiene l'intervento scorretto e chiede l'ausilio del VAR, rappresentato dal Procuratore Capo di Massa e Carrara: costui non esita ad assegnare un calcio di rigore per lo Stadio, e un cartellino rosso sotto forma di sigilli. Si attende poi il verdetto della giustizia sportiva, che squalificherà il Teatro degli Animosi per almeno due stagioni, forse di più. Anche quest'anno si dovrà contare su di una riserva ormai stanca, il Cinema (...hai voglia di chiamarlo "Nuova Sala") Garibaldi.

Risultato finale secco: Teatro 1 - Stadio 4.

Commento post partita:

Abbiamo voluto giocare un pò, su questioni invece piuttosto serie, e che interessano tutta la cittadinanza. Il dato che più mi addolora è ancora l'indifferenza con cui Carrara sta vivendo l'infinita chiusura del Teatro degli Animosi, dato reso più evidente dal grande clamore che sta invece suscitando l'analoga vicenda dello Stadio dei Marmi.

Immagine tratta dal videogioco Game Over Carrara

Non possiamo lasciare che il nostro glorioso Teatro cada nuovamente nel dimenticatoio, quasi come nella scena apocalittica del videogioco Game Over Carrara, dobbiamo tornare ancora una volta CITTADINI ANIMOSI, e lo faremo. Una iniziativa è già in cantiere e a breve sarà resa pubblica, e stiamo reclutando nuove forze per portare avanti la causa, ma anche per rivitalizzare questo blog.

Se interessati a collaborare (nemmeno a dirlo, ahimè, a titolo gratuito) potete contattare l'Associazione Culturale Gli Animosi sulla pagina facebook Gli Animosi o direttamente l'autore di questo articolo andrea.fusani@glianimosi.org

martedì 27 giugno 2017

Teatro degli Animosi: adesso risposte concrete.

A caldo, dopo il recentissimo esito del ballottaggio che ha visto l'elezione a nuovo Sindaco di Carrara di Francesco De Pasquale, facciamo il punto della situazione e iniziamo a muoverci per portare avanti le nostre iniziative.

Gli articoli sulle domande ai candidati a sindaco, nonostante qualche silenzio pesante e nessun riscontro sulla stampa locale, hanno totalizzato circa 5000 visualizzazioni su questo blog, senza contare le centinaia di commenti e condivisioni su facebook. Un risultato più che soddisfacente per un blog nato da pochi mesi. 



Finalmente la città esce dallo stallo in cui si è ritrovata negli ultimi anni,  e la tornata elettorale ci consegna una nuova amministrazione eletta a grandissima maggioranza, con davanti cinque anni di (duro) lavoro per riannodare i fili della nostra comunità e trarre i frutti migliori da quella "scossa" di cui evidentemente aveva bisogno.

Per quanto riguarda le attività istituzionali dell'Associazione Culturale Gli Animosi, i punti di riferimento, oltre al Sindaco De Pasquale, saranno il nuovo Assessore alla Cultura Federica Forti e quello ai lavori pubblici Andrea Raggi.

La priorità sarà naturalmente rivolta alla riapertura del Teatro degli Animosi; niente altro è in nostro potere se non il vigilare e mantenere viva l'attenzione sul problema, così come abbiamo sempre fatto. In effetti, dopo il grave scandalo seguito alla chiusura improvvisa della struttura, l'argomento è gradualmente scomparso dalla campagna elettorale, mentre si è continuato a parlare di altri spazi pubblici negati, quali Caravella, Politeama e Padula.

De Pasquale, avendo fatto parte della Commissione Lavori Pubblici, dovrebbe essere molto ben informato sulla situazione, e il suo ottimismo sulla riapertura, confermato a voce anche in occasione del "tour" in centro con Luigi Di Maio ci fa ben sperare.

Speriamo che i lavori di adeguamento siano effettuati prontamente, ed aspettiamo anche la risposta a due domande fino ad oggi cadute nel silenzio delle istituzioni: i lavori eseguiti dopo il sequestro sono stati giudicati positivamente o sono emerse altre criticità? E il ridotto? Come mai non è stato mai aperto al pubblico? Esistono veramente problemi relativi all'ascensore per i disabili o si tratta solo di arredi mancanti?

Confidiamo, in nome di quella trasparenza su cui il Movimento 5 Stelle fa leva da sempre, di avere finalmente risposte chiare ed esaurienti, augurandoci di poter assistere alla prossima stagione teatrale dalle poltrone degli Animosi, non da quelle del Cinema Garibaldi.

Il Teatro degli Animosi in una foto storica (1906-1914 circa)


Appena la struttura sarà restituita alla città speriamo che la nuova amministrazione riesca a concretizzare le parole di De Pasquale, quando proponeva un utilizzo del teatro anche per "spettacoli pomeridiani e corsi di compagnie locali di teatro e danza e per spettacoli serali con convenzioni di mobilità tra artisti all'interno del circuito Fondazione Toscana spettacolo (ma anche se possibile con festival come il Roma Europa, dando agli Animosi un taglio di offerta legata al teatro e alla danza che possa spaziare dal classico al contemporaneo" (si veda in questo blog il post sulle risposte di De Pasquale).

Interessanti anche le idee su visite guidate e musealizzazione di una piccola sezione del teatro. Come associazione culturale, presenteremo quanto prima  il progetto per un Open-Day inaugurale, una giornata a porte aperte in cui presentare il teatro e il suo restauro, incontrare e ascoltare chi ha eseguito i lavor e discutere del suo futuro; un primo passo per riavvicinare la città al suo troppo a lungo negato spazio teatrale.

Apprezzabili anche le parole di De Pasquale sul futuro utilizzo del ridotto che: "in convenzione con le associazioni del territorio, potrebbe diventare un vero e proprio centro culturale, per saggi e corsi gratuiti di educazione all'ascolto per i ragazzi fin dai primi anni di età, concerti di musica da camera e presentazioni di opere letterarie".


Platea (da lcf.it)

L'Associazione Culturale Gli Animosi farà la sua parte, non solo nel vigilare e nell'essere un continuo stimolo (uno stimolo INSISTENTE finchè non avremo un teatro APERTO) ma anche nel proporre iniziative e idee per la futura vita della preziosa struttura.

Affronteremo le questioni legate a Una Piazza Per Faber in un prossimo post, per non confondere le diverse iniziative.




mercoledì 21 giugno 2017

Il nostro "faccia a faccia" sugli Animosi e "Una Piazza Per Faber"



A pochi giorni dal ballottaggio, nel quale si sceglierà il prossimo Sindaco di Carrara, ci sembra opportuno riepilogare e confrontare le risposte alle nostre domande dei due candidati, Andrea Zanetti e Francesco De Pasquale;  nel nostro piccolo un confronto "faccia a faccia" su temi culturali molto importanti per la città.

Ripercorriamo i fatti: con alcuni amici, i soci dell'Associazione Culturale Gli Animosi e i membri del gruppo Una Piazza Per Faber, abbiamo ritenuto opportuno porre alcune domande ai candidati a sindaco per il comune di Carrara.

Tre semplici domande su argomenti che ci stanno particolarmente a cuore e per i quali si muove l'associazione; la prima sul progetto di intitolare l'attuale Piazza Cesare Battisti a Fabrizio De Andrè, la seconda e la terza sul teatro degli Animosi, una per capire come il candidato intendesse muoversi per riaprire velocemente la struttura, l'altra per scoprire la sua visione a lungo termine sul funzionamento dello stesso, non solo per quanto riguarda la sala, ma anche il ridotto e gli ambienti adiacenti.



Non tutti hanno risposto alle nostre domande: dalle coalizioni che sostenevano Andrea Vannucci e Gianenrico Spediacci il silenzio più assoluto.

Per quanto riguarda le liste per Maurizio Lorenzoni, in mancanza di un sito o una mail di riferimento, scrivevamo un messaggio direttamente alla pagina facebook Maurizio Lorenzoni Sindaco; il testo veniva visualizzato ma non seguiva alcun segno di risposta.

La lista de La Comune, ci chiedeva invece privatamente l'invio delle domande, senza tuttavia fornire mai le risposte del loro candidato Cinzia Berti.

Per nostra fortuna invece, gli altri candidati, ed entrambi quelli arrivati al ballottaggio, ci hanno prestato un po del loro tempo rispondendoci. Abbiamo così modo di portare all'attenzione le nostre questioni anche nell'ultima delicata fase del turno elettorale.

Prima di riportarvi le risposte dei due "finalisti" vi sveliamo come sono andati i post sotto il profilo delle visualizzazioni: l'articolo più cliccato è stato quello dedicato alle risposte di Andrea Zanetti, che ad oggi è arrivato a 929 visite. Secondo, a sorpresa, quello della lista Caffaz, che grazie alle risposte di Donatella Beneventi è stato letto ben 665 volte su questo blog. A seguire Francesco De Pasquale per il Movimento Cinque Stelle (a quota 589) e Claudia Bienaimè (505). Ultimo il post dedicato alle risposte di Ilaria Paladini, che con appena 96 visualizzazioni ha fatto peggio anche del (non) candidato Maneki Neko, il misterioso gattino cinese che ha risposto alle nostre domande sua sponte totalizzando comunque 185 clic.

Ecco dunque le risposte alle nostre domande di Andrea Zanetti e Francesco De Pasquale: uno tra di loro sarà il nuovo sindaco di Carrara tra pochissimi giorni.

Cominciamo con Zanetti che tra i due ha risposto per primo alla nostra mail, poi alterniamo come abbiamo imparato dai numerosi confronti pubblici di questi giorni:



  1. Cosa pensa del progetto UNA PIAZZA PER FABER, che si muove per intitolare l’attuale Piazza Cesare Battisti a Fabrizio De Andrè?
ANDREA ZANETTI:


Penso che debba essere realizzato. Subito.

Il fatto che a Carrara ancora non esista una piazza dedicata a Fabrizio De André è decisamente un’anomalia. Faber, con questa città aveva legami artistici, letterari, sociali e politici. 

I suoi ideali di umanità libertaria si sono formati proprio grazie alla Federazione Anarchica di Carrara, alle frequentazioni, in gioventù, degli amici e compagni dei circoli di Genova e Carrara. E, qui, nella storia di questa comunità e della sua società, trovavano terreno fertile anche i suoi sogni di una comunità più giusta socialmente, l’attenzione per gli ultimi, l’esemplificazione delle differenze economiche e culturali tra le persone. La privazione delle opportunità per i più deboli.
Alcuni passaggi nelle sue canzoni, magari pensate per altri luoghi, poi, sembrano ricucibili su misura per Carrara: dalla decadenza di uomini e paesaggi de “La Città Vecchia” alla traduzione etimologica, dopo trent’anni, di “Anime Salve” con “spiriti solitari”. 
A questo proposito, nell’elogio di queste “anime”, De André riteneva che dove e quando si può rimanere soli con se stessi, si riesce ad avere più facilmente contatto con il “circostante” dove non esistono solo i nostri simili, ma tutti gli altri. Diceva che, riuscendo ad accordarsi meglio con questo “circostante”, si possono inquadrare meglio i propri problemi e trovare migliori soluzioni per quelli degli altri.
Oggi sono tantissime le piazze, le strade, i parchi intitolati a De André. Esiste Piazza De André a Roma, nel quartiere della Magliana. Esistono Piazza De André a Montignoso, a Sarzana, Lerici e Riomaggiore, a Savona, a Rapallo, a Varazze, ad Asti e a Tempio Pausania, a Calenzano, ad Alessandria, a Giarre, a Sirmione e a Milazzo. Anche a Pietracatella nel Molise.

Decisamente no: non può più mancare a Carrara.

E l’ubicazione nella Piazza del centro storico in cui sorge il teatro della città, appare ancora più evocativa.

FRANCESCO DE PASQUALE:


Come gruppo politico non abbiamo ancora affrontato la questione, so che numerosi nostri attivisti e candidati hanno sottoscritto la raccolta firme a sostegno dell’iniziativa e ritengo, in linea con il nostro approccio orientato alla partecipazione ed alla democrazia diretta, che l’argomento potrebbe essere oggetto di una consultazione tra i cittadini, ovviamente nel rispetto della normativa vigente. 

A titolo strettamente personale, sono dell'idea che i luoghi debbano avere il nome che “la gente”, i cittadini, danno loro, per cui la piazza Cesare Battisti per il sottoscritto è e resta “for d porta”. Detto questo sono dell'idea, sempre personalmente, di intitolare a Faber il cosiddetto ridotto degli Animosi, non avendo esso ancora una denominazione popolare specifica ed essendo collocato a “sovrastare” la piazza in questione.


Sigilli agli Animosi


  1. Come pensa di muoversi per riaprire al più presto il Teatro degli Animosi?
FRANCESCO DE PASQUALE:

Per riaprire al più presto il Teatro degli Animosi, a quanto mi consta, si tratta di far effettuare quegli interventi richiesti dagli enti competenti, purché che si tratti di interventi che non snaturino la originaria conformazione del teatro.

ANDREA ZANETTI:

Sarà uno dei primi progetti che verificheremo.
Gli interventi sono stati molti e alcuni sono ancora in corso. Le imprese ai quali sono stati affidati i lavori devono concludere al più presto tutti gli interventi di adeguamento richiesti dai Vigili del Fuoco e i diversi professionisti incaricati di seguire le diverse fasi devono assolvere a tutti gli obblighi che si sono assunti.
La sicurezza è un bene supremo, da tutelare a tutti i costi: quello che vorrei capire, però, è se ci sono aspetti più “formali” o strettamente connessi al fatto che gli Animosi sono un edificio storico, per intervenire sul quale rimangono vincoli di varia natura (primo fra tutti quello della Soprintendenza).
Se sarà necessario chiederò a tutti i diversi enti di sedersi ad un tavolo comune, per concordare assieme i diversi provvedimenti (strutturali o gestionali) che possono essere adottati: quello che è certo è che Carrara non può più “permettersi il lusso” di avere il proprio Teatro inutilizzabile. Un luogo fondamentale, invece, nei nostri progetti di rilancio di Carrara come città della creatività e della cultura.


Fotografia dal sito Icf.it

  1. Quale futuro immagina per il Teatro degli Animosi, il Ridotto e i locali annessi? 
ANDREA ZANETTI:
È logico pensare che il primo e più importante utilizzo degli Animosi sia quello che gli è connaturato: di essere cioè un teatro che offra ai cittadini una stagione di altissima qualità. E che riesca anche a diventare non solo un “luogo di rappresentazione” ma anche di “produzione”.
E non penso solo alle grandi compagnie, ma anche a quelle realtà (solo apparentemente) “minori”, penso al Teatro Giovani, penso alle rassegne di teatro sociale e di comunità, penso al teatro di strada (che negli Animosi potrebbe avere il suo centro di collegamento e di coordinamento), al teatro nelle scuole o per i bambini, oppure alle rassegne di musica giovani, come è stato ad esempio per il SIAM.
Insomma, credo che il Teatro degli Animosi possa e debba diventare uno di quei centri di cultura che abbiamo immaginato di mettere in rete a Carrara.
Del resto non sono mancate e non mancano (pur nell’attuale mancanza di spazi) esperienze belle, avanzate, in questi campi, che la nostra città non ha saputo adeguatamente valorizzare.
Quanto al Ridotto: è uno spazio bello, storico, in passato vissuto come luogo “complementare” al teatro stesso (ad esempio per gli incontri con le compagnie o per altre manifestazioni di carattere culturale): penso che debba tornare ad essere questo. Un luogo “aperto” alla contaminazione di forme diverse di arte, uno spazio di incontro, per appuntamenti fissi (ad esempio per “concerti aperitivo” nella stagione invernale).
Gli altri locali? Dovranno avere un uso “coerente” con il resto della struttura, in una logica di partecipazione delle diverse realtà cittadine che operano in questi settori.

FRANCESCO DE PASQUALE:

Il Teatro, nei tempi non occupati dalla stagione teatrale (per la quale speriamo che anche la lirica possa tornare ad essere elemento identitario della nostra città), potrebbe essere utilizzato per spettacoli pomeridiani e corsi di compagnie locali di teatro e danza e per spettacoli serali con convenzioni di mobilità tra artisti all'interno del circuito Fondazione Toscana spettacolo (ma anche se possibile con festival come il Roma Europa, dando agli Animosi un taglio di offerta legata al teatro e alla danza che possa spaziare dal classico al contemporaneo). Potrebbe inoltre diventare un punto di attrazione per visite turistiche guidate.

Il Ridotto, in convenzione con le associazioni del territorio, potrebbe diventare un vero e proprio centro culturale, per saggi e corsi gratuiti di educazione all'ascolto per i ragazzi fin dai primi anni di età, concerti di musica da camera e presentazioni di opere letterarie.

I locali annessi infine potrebbero essere utilizzati come sede di associazioni culturali, come spazi museali connessi al teatro stesso e come punto di informazioni turistiche per il centro storico.




A nome dei soci dell'Associazione Culturale Gli Animosi, e dei membri del Gruppo Una Piazza Per Faber, ringraziamo innanzitutto i due candidati per aver risposto alle nostre domande dimostrando di avere a cuore le sorti del teatro e della città.

Non possiamo che apprezzare in toto il pieno sostegno all'iniziativa per intitolare Piazza Battisti a Fabrizio De Andrè da parte di Andrea Zanetti, che ha colto il carattere evocativo della nuova titolazione per una piazza rigenerata e fortemente simbolica.

Ci dispiace per i dubbi in proposito di Francesco De Pasquale, che preferirebbe intitolare al cantautore il ridotto del teatro rivendicando l'antico nome di fuor di porta per la piazza; il candidato ha parlato comunque a titolo personale, e speriamo venga convinto dai suoi consiglieri, quasi tutti firmatari dell'appello per cambiare nome a Piazza Battisti, ad abbracciare una iniziativa dal valore così emblematico per una città che vuole cambiare davvero.

Sulla riapertura ci sembra di cogliere una ferma volontà di risolvere la vicenda in tempi brevi nelle risposte di entrambi i candidati. Impegno confermato anche a parole sia da De Pasquale che da Zanetti; sappiamo di poter contare su di voi perché questa vergognosa situazione sia risolta una volta per tutte.

Auguriamo ad entrambi i candidati di poter mettere in opera le tante idee per l'utilizzo degli spazi teatrali, sperando che possano essere dei sindaci ANIMOSI, animati dalle migliori intenzioni per ingentilire i costumi, come si legge sulla facciata del teatro, di Carrara e dei suoi abitanti.

venerdì 9 giugno 2017

Le risposte dei (NON) candidati su Animosi e Piazza per Faber: Maneki Neko

Riceviamo e pubblichiamo volentieri le risposte alle domande della Associazione Culturale Gli Animosi di un (non) candidato molto speciale: Maneki Neko.

Il decimo candidato a sindaco è sceso in campo dopo i termini di legge ma non per questo si è sottratto a tutti gli obblighi del buon candidato, dal tour nei luoghi simbolo della città alle conferenze stampa, non perdendo mai la caratteristica espressione imperturbabile e senza mai stancarsi di dondolare la zampetta sinistra.

Lo ringraziamo per la disponibilità e pubblichiamo le sue risposte, cercando di rimediare anche alla sua vergognosa esclusione dai sondaggi, graze Maneki Neko!

Maneki Neko in una delle sue famose "prese di coscienza" davanti al Teatro Animosi



Cosa pensa del progetto UNA PIAZZA PER FABER, che si muove per intitolare l’attuale Piazza Cesare Battisti a Fabrizio De Andrè?

Conosco due Cesare Battisti. Uno è un terrorista scrittore, l'altro è un politico patriotico che si battè per l'autonomia del Trentino. La piazza è dedicata al secondo, martire di guerra, ma siccome ambedue non hanno avuto troppi rapporti con Carrara, non vedo per quale motivo non si debba cambiarne il nome con quello di Fabrizio de Andrè, uno straordinario artista che venne spesso in città, collaborò con artisti locali come Claudio Gabelloni e scelse un fotografo nostrano come Reinhold Khol a seguito del tour. Ma al di la di questo, fu influenzato molto dal movimento anarchico cittadino e spesso lo esaltò durante i concerti: uno spirito che ci assomiglia molto. Oltretutto straordinario esempio per i preziosi ideali di ugualianza e tolleranza, di visioni cantate al mondo, che possono andare di pari passo alla nostra medaglia al merito civile. Detto ciò penso sia anche inutile solo cambiarne il nome. Propongo per esempio, in quella piazza, un piccolo palco fisso utilizzabile, uno speek corner musicale, per eventi estivi che possono essere anche correlati a quelli dei commercianti, inizative private, nonchè del teatro.

Come pensa di muoversi per riaprire al più presto il Teatro degli Animosi?

La riapertura del teatro è fondamentale per la città. La burocrazia è lenta, si può sollecitare, ma detto ciò voglio solo dire che forse ci vorrà del tempo, o forse no, ma mi pare sia superfluo affermare che la prossima apertura sia quella definitiva, deve neccessariamente essere quella definitiva.

Quale futuro immagina per il Teatro degli Animosi, il Ridotto e i locali annessi?

A Carrara sono presenti 3 teatri. Uno è inagibile per motivi che sapete. Poi c'è l'Animosi e il Garibaldi. Desiderei che i due teatri collaborassero assieme. Il primo fosse istituzionale e organizzasse una stagione teatrale interessante. Il secondo invece, oltre a continuare ad essere un cinema di film d'elite e ricercati (al quale vanno i miei complimenti) , come lo è adesso, possa dare la possibilità a chi lo desideri, di proporre la propria ricerca teatrale, un luogo nella città della città, che lavori sopratutto con il locale, che venisse incontro ai tanti artisti presenti, naturalmente il tutto gestito da associazione. La formula ottimale sarebbe "teatro gratis per una sera/spettacolo gratis al pubblico", quindi valorizzando le "prime" Così i due teatri compirebbero insieme una programmazione presente per tutto l'anno. Ogni evento nato o in procinto di nascere, verrà presentato al Ridotto, che diventerà così fulcro nevralgico della vita culturale cittadina.

In fede Maneki Neko 10 Candidato