lunedì 3 aprile 2017

Le sbarre ai palchetti non piacciono a nessuno; ma almeno servono a qualcosa?

La prima stagione teatrale negli Animosi appena restaurati volge al termine, e già si è scatenato il gossip sul futuro del teatro, acuito dal clima pre-elettorale. Il ridotto che non apre, il lato B (su Via San Piero) abbandonato a se stesso, i collaudi ancora mancanti....insomma gli argomenti non mancheranno nei prossimi mesi! Abbiamo intanto accertato che perlomeno fino a luglio ci saranno eventi nella struttura, grazie soprattutto (o solo?) alle scuole di danza del territorio e ai loro saggi di fine anno.

Nell'attesa ci dedichiamo all'argomento che più ha innervosito il pubblico dalla riapertura in poi: le tanto vituperate sbarre in ferro ai palchetti!

Brutte sono brutte, riducono di circa 70 posti la capienza del teatro, ma il tutto è stato sacrificato nel nome della sicurezza: ed è così sicuro adesso il nostro bel teatrino che gli spettatori guardano gli spettacoli così:


Ebbene si, nei palchi del primo ordine il problema è meno sentito, ma quando si sale ai livelli superiori è normale vedere il pubblico infilarsi sotto le sbarre per godere liberamente dello spettacolo (ringrazio Sara che si è prestata a collaborare prima di liberarsi dalla scomoda posizione).

D'altronde la visuale per chi si accomoda (si fa per dire) al terzo ordine e non supera il metro e sessantacinque è all'incirca questa....


Unica soluzione è avvicinare al massimo la sedia al parapetto e godere dello spettacolo con un simpatico tubo di metallo in faccia...(e ringrazio anche Paola che ho costretto a collaborare)


La soluzione è semplice! Limitiamo l'accesso ai palchetti a chi supera il metro e ottanta ed evitiamo le polemiche! (Troverò sempre un posto per me l'anno prossimo!)


Ok ci abbiamo scherzato sopra, ma il problema è serio: l'effetto estetico lascia molto a desiderare, la funzionalità del teatro viene mortificata, l'esperienza di alcuni spettatori risulta insoddisfacente, e la sicurezza viene garantita solo in parte. La soluzione non sembra ottimale...


Sarà possibile rimettere mano al tutto e trovare una nuova soluzione di compromesso che metta d'accordo le esigenze della conservazione del monumento e del rispetto verso la sua storia, con quelle del suo utilizzo e della sicurezza?
In quasi duecento anni di storia del Teatro Animosi, non mi risulta un solo episodio in cui qualcuno sia cascato da un palchetto....forse sono ignorante io, correggetemi, che sicuramente mi intendo più di sicurezza nella somministrazione degli alimenti che nei luoghi pubblici; certo chi negli anni mi ha insegnato (e insegna) le metodologie HACCP mi ha sempre detto che il rischio non si elimina, lo si riduce. Queste sbarre cosa riducono? Non mi è chiaro, certamente eliminano la possibilità per settanta persone a serata di godere degli spettacoli del teatro (che sono andati quasi sempre sold out), e riducono il piacere della serata per molti dei presenti.
Per adesso non possiamo bocciare le famigerate sbarre....le rimandiamo a settembre, quando la prossima giunta dovrà affrontare questo ed altri problemi in vista della stagione 2017-2018. Vi aspettiamo con ansia!

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