mercoledì 11 gennaio 2017

11 gennaio: 18 anni senza Fabrizio De Andrè....e Carrara non lo ricorda.

18 anni fa, l'11 gennaio del 1999, moriva Fabrizio De Andrè. Da allora sono decine, se non centinaia, le città e i paesi italiani che hanno scelto di rendere omaggio all'artista dedicandogli una strada, una piazza o una targa commemorativa. Posti nei quali magari "Faber" non è mai nemmeno passato, se non per una data di qualche tour, ma che comunque si sentono in dovere di omaggiare in qualche modo una delle figure più importanti della cultura italiana di fine novecento.

Tra Carrara e De Andrè invece, un legame esisteva eccome, forte e duraturo, e infatti la cittadinanza e l'amministrazione hanno da tempo deciso di celebrare la sua figura e il rapporto con la città dedicandogli...beh lo sapete benissimo, niente.

Alla fine del 2011, io e pochi altri volenterosi decidevamo di fare qualcosa in questo senso e muoversi perché la piazza davanti al Teatro Animosi, attualmente Piazza Battisti, diventasse Piazza Fabrizio De Andrè.  Nasceva UNA PIAZZA PER FABER.


Ecco, direttamente dai primi giorni del 2012 cosa scrivevo nel comunicato di presentazione dell'iniziativa:

"Perchè scegliere Piazza Battisti per dedicare un luogo pubblico a Fabrizio De Andrè?
 
"Piazza Battisti? ....aaah dove gli Animosi!" - Chiedete a un passante per la strada, nel centro di Carrara: "Scusi, dov'è Piazza Battisti?"; state pur certi che otterrete in cambio uno sguardo perplesso: "ma è a Carrara?" - "Piazza Battisti?"- "Non la conosco".

Provate invece a chiedere indicazioni per "For'd'porta" (Fuori di Porta), o cercate la "Piazza degli Animosi", e nessuno esiterà nell'indicarvi quale strada prendere. Il quartiere conosciuto come Fuori di Porta, si è sviluppato nell'Ottocento attorno al nuovo Teatro degli Animosi, costruito fuori dalla "Porta a Mare" di Carrara, che allora chiudeva la Piazza Alberica. La costruzione del Teatro, inaugurato nel dicembre del 1840, veniva a delimitare uno spazio nuovo, all'inizio della settecentesca Via Postale per Massa (oggi Via Rosselli), una piazza irregolare ma chiaramente delimitata dallo scenografico fondale della facciata degli "Animosi".

Chiusa al traffico e ripavimentata con un progetto di Angelo Mangiarotti nel 2006, la Piazza è uno dei luoghi cruciali del centro storico, ma l'intitolazione a Cesare Battisti appare ancora come una forzatura, mai entrata nel cuore e nelle abitudini della cittadinanza. 

Cesare Battisti e Carrara? Con buona pace dell'eroe Irredentista, fucilato nel 1916 a Trento, non risulta che tra lo stesso e Carrara vi fosse un qualche tipo di rapporto, e certo la sua memoria non resterà offesa  dall'intitolazione di una piazza in meno, visto il numero di strade, vie e piazze a suo nome presenti su tutto il territorio italiano. Questa iniziativa (è comunque bene sottolinearlo) non intende ledere in alcun modo la memoria di Cesare Battisti o sottoporla a revisione storica.

Un luogo simbolico e centrale. La centralità del luogo non ci sembra possa essere messa in discussion, e certo nessun altro spazio, che sia strada o piazza, del centro di Carrara si presterebbe così bene a un cambio di denominazione "indolore". Simbolico per essere luogo ancora vivo e frequentato, per essere la "platea" pubblica del Teatro Animosi: simbolico per i suoi legami con l'Anarchia a Carrara, e la sua centralità rispetto ad altri luoghi libertari, a metà strada tra Via Ulivi, dov'è la sede del Circolo Culturale Gogliardo Fiaschi, e Via S.Piero (che già nella cultura popolare sta diventando Via Soldato Piero), sede storica della Tipografia Il Seme.

Un simbolo di rinascita. In un momento certo non felice per la città, forse ancora di più per il suo cuore antico, privato di palchi, cinema e teatri, l'intitolare un luogo-simbolo ad un personaggio-simbolo avrebbe un grande valore. Un ricordo non solo di un grandissimo artista, ma dell'identità dei "Carrarini" e del loro passato, del carattere unico della nostra città. Un riconoscimento non solo per De Andrè, ma per quegli aspetti di Carrara che lo portarono ad amare e frequentare la nostra terra. Una memoria che non resti immobile monumento, ma che sia uno stimolo vivace per il nostro futuro".  

"Una piazza per Faber", grazie soprattutto ai meccanismi ancora giovani della diffusione su Facebook, ottenne da subito una grande eco mediatica, con articoli sui quotidiani locali e un coro unanime di adesioni:

Estratto da La Nazione del 22 dicembre 2011

Estratto da La Nazione del 23 dicembre 2011

L'entusiasmo fu...pure troppo! La sensazione che la politica si sarebbe appropriata dell'idea snaturandola era forte. Il progetto andava comunque avanti, e grazie al lavoro di Andrea Lattanzi, allora studente e oggi giornalista, si riuscì ad organizzare una bella iniziativa al ridotto degli Animosi invitando Don Andrea Gallo (scomparso nel 2013) il 9 febbraio 2012. L'evento riscosse grande successo e si cominciarono a raccogliere firme, ma segnò anche la rottura dell'iniziale unità degli organizzatori, con il passo indietro della comunità anarchica che non condivideva la scelta di aver invitato un sacerdote, per quanto controcorrente potesse essere Don Gallo.


Nei mesi successivi "Una piazza per Faber" perse energie; io non volevo essere in prima fila perché al tempo impegnato in una battaglia per la musica al Fuoriporta (battaglia che vinsi...ma per perdere poi la guerra...), e nessun altro voleva prendersi carico dell'iniziativa. Dopo le elezioni amministrative del 2012, cercai di coinvolgere uno dei più giovani neo eletti consiglieri, ma senza successo...il progetto finì lentamente nel dimenticatoio.

E adesso? Penso che l'occasione della restituzione del Teatro sia il momento giusto perché si torni finalmente a parlare di "Una piazza per Faber". La recentissima riapertura del Cinema Garibaldi, e l'attesa di rinnovamento che caratterizzerà le sfide elettorali dei prossimi mesi, creano un clima positivo che va necessariamente sfruttato.

Chiedo aiuto, ho bisogno di altre persone che sostengano il progetto, e che lo presentino a tutti i candidati a sindaco per il Comune di Carrara. Costituiamo un associazione o usiamone una esistente e portiamo avanti il progetto. Creiamo eventi per spingere la cosa, raccogliamo firme, e quando ci sarà una nuova amministrazione spingiamo perché il progetto diventi realtà, e Piazza Battisti diventi finalmente Piazza Fabrizio De Andrè.

Il Gruppo Facebook Una Piazza Per Faber è ancora attivo...torniamo a farlo vivere!

2 commenti:

  1. ha ragione Fusani, Sono oltre 200 le intitolazioni tra scuole piazze,vie,parchi,auditorium,teatri ecc ecc. .anche Scampia Napoli da poco ha il suo auditorium fabrizio de Andre.Cercate sul wueb l'argomento e notate che manca Carrara. Un'anomalia sicura per il legame che haveva per questa citta. Ma è chiaro che prima di tutto devono essere i Carrarini e chi li rappresenta ha volerlo.Io sto con Andrea Fusani.Che da sempre è attivato a far si che questa proposta si concretizzi.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Mimmo, abbiamo perso l'entusiasmo qualche anno fa, adesso è il momento di ripartire con decisione.

      Elimina